Grecia, scontri nel centro di Atene. La destra si sfila dalle trattative

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Nella serata di ieri, l’Eurogruppo ha bocciato il piano presentato dalla Grecia chiedendo un ulteriore taglio da 325 milioni di euro da approvare entro domenica. Nel frattempo anche l’accordo tra i partiti e l’esecutivo di Papademos traballa: il partito di destra Laos, guidato da Georgios Karatzaferis ha abbandonato il tavolo delle trattative e ha annunciato che non voterà  l’accordo di austerità  imposto dalla troika.

Rimane solo una provocazione ma la proposta del sindacato di polizia fa capire bene quale sia il clima nel paese: l’organizzazione sindacale dei poliziotti ha infatti richiesto un mandato di arresto per i membri della troika che stanno trattando con le autorità  di Atene. La richiesta di arresto, contenuta in una lettera pubblicata dai media greci, è nei confronti dei rappresentanti della Bce, del Fondo monetario internazionale e dell’Unione europea. “State mettendo in pericolo la democrazia della Grecia e la sopravvivenza del suo popolo”, è scritto nella richiesta, inoltrata anche al Procuratore generale greco. Inoltre, sono stati distribuiti migliaia di volantini con la scritta “Ricercato”, che offrono 1 euro di taglia a chiunque arresti i membri della troika.

Da Berlino, intanto, Angela Merkel avverte che “il fallimento della Grecia è un rischio che non si vuole affrontare e che non si potrebbe controllare”.


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