“Il giorno che non c’è la ‘ndrangheta”: manifestazione pacifica nel “fortino” delle ‘ndrine
Lamezia Terme – E’ in programma per domani a Lamezia “Il giorno che non c’è la ‘ndrangheta”, l’iniziativa si svolgerà nel quartiere di Capizzaglie, da sempre ‘fortino’ delle ‘ndrine locali. C’è grande attesa e anche tanta tensione emotiva per la manifestazione, la marcia pacifica voluta dalla Comunità Progetto Sud e dalla Cgil, a cui hanno aderito una miriade di associazioni, movimenti, partiti politici, e amministrazioni comunali. La preparazione dell’iniziativa contro la criminalità organizzata è stata segnata da due episodi di violenza che hanno colpito l’istituto comprensivo “Gatti” da dove, domani, partirà la manifestazione, ed il centro per disabili “Dopo di noi” gestito dalla Progetto Sud di don Giacomo Panizza. Due intimidazioni gravissime che hanno scosso l’opinione pubblica e che, maggiormente, hanno convinto il comitato promotore della manifestazione a marciare per i diritti e la democrazia. La carovana di musica, suoni e colori, che avrà come unica bandiera quella della pace, sfilerà per le vie del quartiere Capizzaglie, il rione a forte rischio criminalità dove hanno sede sia la scuola “Gatti” che il centro “Dopo di noi”. “Il giorno che non c’è la ‘ndrangheta” inizierà domani mattina alle 10 con un incontro per i giovani, programmato all’auditorium del liceo “Tommaso Campanella”. Ad interagire con i ragazzi saranno lo stesso don Panizza; il sindaco di Lamezia Gianni Speranza e l’ex parlamentare Costantino Fittante, presidente del Centro – Riforme – Democrazia e diritti. L’incontro sarà concluso da una rappresentazione dei ragazzi del laboratorio teatrale “Capusutta”.
L’iniziativa proseguirà nel pomeriggio all’istituto comprensivo “Don Saverio Gatti” dove i piccoli alunni della scuola primaria animeranno le attività ludiche “A piccoli passi”, con la coordinazione dell’Arci. La marcia per il quartiere di Capizzaglie avrà inizio intorno alle 18. Ad aprire la manifestazione saranno gli interventi di don Panizza e di Giuseppe Valentino, segretario provinciale della Cgil. La prima tappa del cammino “verso la legalità e la democrazia” è stata fissata davanti allo stabile di “Pensieri e parole”, l’edificio confiscato al malaffare ed assegnato alla Progetto Sud per uso sociale. Nella grande casa a tre piani hanno sede diverse realtà sociali, tra cui il Centro per minori stranieri senza famiglia “Lunarossa” davanti all’ingresso del quale è stata fatta scoppiare una bomba la notte dello scorso Natale. Nella stessa struttura vi è il centro “Dopo di noi”, la sede regionale della Fish ed altri sodalizi impegnati nel sociale. La seconda tappa sarà nei pressi di un banchetto con del pane, simbolo delle attività produttive del quartiere: sarà il momento in cui si parlerà della ‘fame di giustizia’ dei lametini, dei calabresi, di tutte quelle persone che vogliono liberarsi dal giogo dello strapotere malavitoso. A fare queste riflessioni sarà Maria Teresa Morano, presidente della Fai ( Federazione antiracket italiana).
La terza tappa consisterà in una fiaccolata per la pace e la giustizia. Tutto il percorso sarà animato da musica e giochi con cantastorie e trampolieri. L’ultimo momento della manifestazione si svolgerà davanti al sagrato della parrocchia del quartiere, la chiesa di San Giovanni Calabria, dove prenderanno la parola il vescovo diocesano Luigi Cantafora, il procuratore della Repubblica Salvatore Vitello ed, ancora, il sindaco Gianni Speranza. Sono previsti anche altri interventi di alcuni componenti del nutrito comitato promotore. Il sindaco Gianni Speranza ha incontrato gli organizzatori dell’iniziativa di domani “che ha un valore straordinario per tutta la regione – ha commentato il primo cittadino lametino – I giovani e i cittadini di Capizzaglie, sono e saranno insieme a noi protagonisti di un dialogo democratico e fraterno”. Speranza ha ricordato che, proprio da Capizzaglie qualche anno fa, partì un piccolo corteo guidato da Rita Borsellino, la sorella del giudice assassinato a Palermo. “Fu un segnale di cambiamento per la città , un fatto importante – ha sottolineato il sindaco – che ha dato il via alle tante conquiste di libertà raggiunte in questi anni dalla città di Lamezia”. Domani si partirà ancora una volta da Capizzaglie “perchè vogliamo riappropriarci di spazi, di luoghi che la ‘ndrangheta non vuole fare vivere liberamente e che quotidianamente fa di tutto per rendere invivibili. Tutti insieme – ha concluso Speranza – per costruire un futuro libero dalle mafie”. (Maria Scaramuzzino)
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