Case abusive in Campania L’ex ministro: da condonare

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ROMA — La legge porta la firma di Francesco Nitto Palma, senatore Pdl, ex-Guardasigilli. E’ già  calendarizzata: martedì prossimo in commissione, mercoledì in aula a Palazzo Madama. Cosa dice questa legge? Vuole riaprire il condono edilizio del 2003. «Soltanto per le case abusive della Campania», precisa l’autore del ddl, spiegando che proprio quell’anno il condono edilizio fu negato ai campani da una legge regionale, poi bocciata dalla Corte Costituzionale. Ma il Governo mette un veto, irrevocabile.
Il perché lo spiega Corrado Clini, ministro dell’Ambiente: «Non si può riaprire il condono edilizio in Campania con una legge nazionale. L’ho già  detto a Nitto Palma: una legge fatta così riapre i termini per tutti». E in Senato esplode la polemica.
In prima linea i senatori del Pd, gli Ecodem Francesco Ferrante e Roberto Della Seta: «Usano il pretesto di voler impedire l’abbattimento di migliaia di abitazioni abusive disposte dalla magistratura in Campania per aprire un nuovo, generalizzato condono». Protestano anche il Wwf ed il Fai (Fondo Ambiente Italiano).
Non è la prima volta che il Pdl cerca una strada legislativa per riaprire il condono edilizio in Campania. L’ultima volta diciannove senatori avevano tentato un blitz, in agosto, cercando di infilare questo provvedimento all’interno del decreto per il terremoto dell’Emilia.
Dice Nitto Palma: «La nostra è soltanto una ricerca di giustizia per i cittadini della Campania che sono stati discriminati, all’epoca. La mia legge dice di condonare, ove possibile, i manufatti che non era stato possibile condonare nel 2003». Ma la linea del Governo non ammette repliche.
«Una legge nazionale mai», ribadisce il ministro Clini. E aggiunge: «La sentenza della Corte Costituzionale può essere rispettata con altro tipo di provvedimento. Anche amministrativi. L’ho detto a Nitto Palma, ma lui non ha mai voluto sentirmi».
Proprio secondo le cifre date dal senatore Nitto Palma in Campania ci sarebbero circa 175 mila abitazioni abusive. Ma, proprio in Campania, le richieste per il condono edilizio del 2003 furono appena 2 mila. Come si fa a ritrovare quelle 2 mila case in mezzo al mucchio? E come si va ad evitare che, soltanto in Campania senza andare in tutto il territorio nazionale, la sanatoria del 2003 diventi la sanatoria per una seconda «città  fantasma»?
Il senatore Francesco Nitto Palma è deciso: «Ci sono i rilievi fotografici per stabilirlo. E lì dove non si riesce ad accertare con esattezza la veridicità  dell’abuso, il condono non si concede». Ma la replica immediata del senatore Ferrante (Pd) «Questa legge è semplicemente una vera follia. Consentirebbe una nuova immensa colata di cemento, illegale».
In Campania oggi in base alle sentenze definitive della magistratura ci sono circa 60-70 mila abitazioni che devono essere abbattute. In Senato la battaglia su questo ddl Nitto palma si annuncia aspra.
La Lega avrebbe già  annunciato di voler votare insieme con il Pd e l’Idv, ovvero contro. Ma a Palazzo Madama i margini per le operazioni matematiche sono sempre risicati e il bacino del centro non si è ancora espresso con chiarezza sul punto.
Alessandra Arachi


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