Rotondella, il governo ammette il trasporto delle scorie radioattive: “Nessun rischio”

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“L’allontanamento di tali materiali – ha aggiunto il sottosegretario – è funzionale al processo in atto di definitiva dismissione del sito stesso, fino al suo rilascio senza vincoli di natura radiologica. Le operazioni di rimpatrio – ha continuato il sottosegretario Cirillo – sono state autorizzate nel rispetto del trattato Euratom, dalle competenti autorità italiane, in seno al Ministero dello sviluppo economico e al Ministero della difesa, per gli aspetti di competenza. Per le operazioni di trasporto, l’Ispra – Dipartimento Nucleare, Rischio Tecnologico e Industriale ha svolto le attività di controllo derivanti dai compiti ad esso attribuiti dalla legislazione vigente quale autorità nazionale per la sicurezza nucleare e la radioprotezione, con riferimento alle installazioni nucleari, alle materie nucleari ed alle sorgenti di radiazioni ionizzanti in genere. In particolare sono state rilasciate tutte le autorizzazioni necessarie, mentre la Prefettura di Matera ha gestito il trasporto, svolto nel rispetto della regolamentazione prevista dalla normativa nazionale. In particolare, il trasporto è avvenuto utilizzando un contenitore qualificato e certificato ai sensi di detti standard e caratterizzato da elevata robustezza, capacità di tenuta e di schermaggio alle radiazioni anche nelle situazioni incidentali più gravose.

È stata esclusa qualsiasi indebita esposizione alle radiazioni della popolazione nonché rilasci di radioattività all’ambiente. L’Ispra dichiara che le operazioni si sono svolte nel rispetto dei più elevati standard di sicurezza e di radioprotezione dei lavoratori, della popolazione e dell’ambiente, senza alcun evento anomalo. Il trasporto effettuato ha altresì permesso di ridurre l’inventario radiologico attualmente presente sul sito. Il quantitativo massimo di materiale nucleare trasportabile, per il quale è stata rilasciata l’autorizzazione, consiste in circa 1.050 grammi di biossido di uranio (UO2) con uranio totale pari a 920 grammi, con arricchimento non superiore al 91%, per circa 828 grammi di uranio 235. Il Ministro dell’ambiente – ha concluso Cirillo – ha chiesto all’Ispra e all’Arpa competente di continuare a monitorare la situazione”.

Soddisfazione è stata espressa dal presentatore dell’interrogazione Latronico “per l’esito dell’operazione che realizza l’obiettivo del trasferimento del materiale nucleare sollecitato da anni. Attendiamo ora che l’opera di decommission si completi. Mi preme, infine, mettere in evidenza che è stato chiarito qualità, quantità del materiale prelevato e modalità del trasporto avvenuto in sicurezza”


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