Senza Presseurop?

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Il Parlamento europeo ha votato un aumento del budget Ue per il 2014 per assegnare alla Commissione risorse finanziarie supplementari da dedicare ai progetti di comunicazione come Presseurop, ma la Commissione preferisce utilizzarli per altre iniziative. Senza fondi saremo costretti a sospendere il nostro lavoro.

Fin dalla sua apparizione del 2009 Presseurop si è imposto come uno dei principali siti d’informazione indipendenti sull’Unione europea. Ogni giorno voi lettori avete potuto leggere il meglio della stampa europea e internazionale tradotto in dieci lingue, condividendone e commentandone i contenuti. In questo modo è nata una comunità che rappresenta un embrione della cittadinanza europea e che ha saputo animare il dibattito sull’Europa utilizzando una piattaforma di discussione multilingue unica. Per le testate, i giornalisti, gli intellettuali e gli esperti di cui abbiamo pubblicato gli articoli (oltre 1.700 ad oggi), Presseurop ha rappresentato uno strumento per superare le frontiere linguistiche e raggiungere un maggior numero di lettori.

Siamo profondamente dispiaciuti del fatto che a pochi mesi da elezioni europee, che si annunciano cruciali per il futuro dell’Europa, la Commissione europea abbia deciso di chiudere questa esperienza, nonostante il nostro lavoro sia molto apprezzato dai lettori, dagli specialisti di questioni europee e dai giornalisti. Bruxelles è stata invitata a confermare Presseurop anche da una valutazione indipendente, ma ha preferito seguire un’altra strada, a costo di privare i cittadini europei di uno strumento prezioso di partecipazione alla vita democratica dell’Unione.

Siamo convinti che questo spazio non debba scomparire. Per questo ci rivolgiamo a voi lettori, senza i quali non avremmo mai potuto realizzare questo progetto. Vi chiediamo di sostenerci diffondendo il nostro appello, per convincere la Commissione europea a confermare Presseurop per il 2014.

Se vuoi che Presseurop continui, firma la petizione online.

Segui l’hashtag #SavePE su Twitter

Presseurop: “Si chiude una finestra sulla vita degli europei”

19 dicembre 2013Presseurop Lettera43, La Croix, VillaMedia & altri 3

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Lanciato nel maggio 2009, Presseurop chiude il 20 dicembre per mancanza di finanziamenti. È la fine di un’esperienza giornalistica a portata di cittadino, commenta la stampa europea.

In occasione del lancio di Presseurop, nel 2009, “fu proprio l’allora commissario responsabile, Margot Wallström, a descrivere Presseurop come ‘espressione della nostra volontà di facilitare, incoraggiare e sostenere la creazione di un forum pubblico europeo per la comunicazione, la discussione e il dibattito’”, ricorda Lettera 43. Oggi, osserva il sito di informazione italiano,

Logo – Lettera43, Milano

nonostante gli attestati di stima e i riconoscimenti professionali, a pochi mesi dalle elezioni europee del maggio 2014, momento in cui i cittadini sono chiamati a conoscere, votare e decidere per il futuro delle istituzioni, Bruxelles ha preferito ridurre l’informazione.

“Una finestra sulla vita degli europei si chiude”, osserva La Croix. “Una finestra aperta da Presseurop”, ricorda il quotidiano francese, che si denuncia

una perdita per la conoscenza reciproca degli abitanti dei 28, a sei mesi dalle elezioni europee annunciate come una possibile affermazione degli euroscettici.

“Per quattro anni l’Europa ha avuto un interessante e indipendente media transnazionale”, osserva VillaMedia. Secondo il sito olandese

Logo – VillaMedia, Amsterdam

Presseurop sembrava essere un modo eccellente per instaurare un dialogo tra l’Ue e i suoi cittadini. […] Invece di lasciargli il tempo di maturare, questo prezioso progetto è stato eliminato.

“Quando ho aggiunto [Presseurop] ai miei preferiti, non ne conoscevo né l’utilità né il prestigio né, tanto meno, le ripercussioni”, racconta il blogger europeo Nacho Segurado.

Logo – 20 Minutos, Madrid

Lo tenevo semplicemente come fonte perché mi sembrava una pubblicazione preziosa, l’embrione di quel grande media paneuropeo che manca a molti di noi. Se l’Europa vuole diventare una nazione – con tutte le implicazioni che questo comporta – è di importanza vitale che abbia la sua stampa.

Presseurop “ha fatto credere che il sogno europeo sia concreto”

Presseurop “ha fatto credere che il sogno europeo sia concreto”, [scrive Mircea Vasilescu](http://adevarul.ro/international/europa/presseurop-moare-comisia-europeana-nu-preda-1_52a88b77c7b855ff56a13e30/index.html°, il direattore del settimanale Dilema Veche, in un editoriale su Adev?rul:

Logo – Adev?rul, Bucarest

Dando la possibilità a tutti i lettori di commentare, ognuno nella propria lingua, importanti temi europei, [Presseurop] ha compiuto un grande passo in avanti verso la creazione di uno spazio pubblico europeo. Quello che da tanti anni la Commissione europea vuole, ma che non riesce a realizzare. […] Il mondo di certo non finirà con la scomparsa di Presseurop. Ma decidere di chiudere questo sito è un brutto segnale per il futuro europeo. […] Senza Presseurop gli ideali della costruzione europea diventeranno sempre di più vuota retorica.

Dopo quattro anni e mezzo di attività e diversi mesi di incertezza sulla sorte del nostro sito, “la scomparsa di Presseurop dimostra l’isolamento di cui soffrono gli affari europei sui media”, commenta il blog Décrypter la communication européenne:

Logo – Décrypter la communication européenne, Parigi

Tra i media europei, concentrati sulla complicata macchina di Bruxelles e ridotti a un pubblico di esperti specializzati, e i media nazionali lontani dal cuore del potere europeo e che affidano al loro corrispondente il minimo indispensabile di informazione, Presseurop era fuori dagli schemi, esplorava un terreno sconosciuto e per questo dava fastidio. […] Presseurop, una sintesi la cui scomparsa attesta la morte di una certa idea di mezzo di informazione sull’Europa e per gli europei.


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