Ancora morti in mare, la Ue frena sugli aiuti

Ancora morti in mare, la Ue frena sugli aiuti

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ROMA . Mentre è in corso il braccio di ferro tra Italia e Europa su chi, e con quali soldi, debba soccorrere i migranti in arrivo via mare, nel Mediterraneo — per dirla con l’Osservatore Romano — «è come una guerra, un’ecatombe senza fine». C’era anche un feto sulla nave San Giusto della Marina Militare che ha sbarcato a Crotone 1.367 migranti. E sono sei i morti nel naufragio dell’ultima “carretta del mare”. Ma la polemica tra Ue e governo italiano, alla vigilia dell’incontro di domani tra il ministro dell’Interno e il commissario Ue per gli affari interni, Cecilia Malmstroem, ha fatto emergere una sconcertante verità. Che Frontex, l’Agenzia che gestisce le frontiere Ue, è una sorta di scatola vuota. Lo conferma una fonte della Commissione europea: «La sostituzione di Mare Nostrum con Frontex non è ipotizzabile — spiega — perché non ci sono né fondi né mezzi». A questo proposito è stato tranchant l’intervento al Tg1 del ministro della Difesa. «Frontex — ha dichiarato Roberta Pinotti — non può tout court sostituire Mare Nostrum, perché è nato come una missione di controllo dei confini». «Ma — ha aggiunto — deve essere ampliata, con compiti nuovi e diversi». Le dichiarazioni della Pinotti in un primo tempo sono sembrate una sorta di presa di distanza da quelle di Alfano che da giorni ripete, invece, che «Frontex deve sostituire Mare Nostrum». In realtà, i due ministri si sono sentiti ieri alle 19.30, e hanno concordato una linea comune «per dire al Tg1 le stesse cose — spiegano i loro collaboratori — magari in maniera diversa». In sostanza, la tesi dell’Italia è: Frontex, con sede a Varsavia, era nato con compiti diversi dalle emergenze di oggi delle frontiere del Canale di Sicilia. E quindi va rifondato, con l’assegnazione di nuove competenze e di fondi adeguati. «Da tempo — ha ribadito Pinotti — chiediamo il sostegno dell’Unione europea in una missione che vede l’Italia in prima linea. Grazie a Mare
Nostrum (920 militari, due fregate, diversi elicotteri, un aereo, una rete radar dedicata), 113mila migranti sono stati soccorsi dalla nostra Marina». Ma il problema, ha concluso, «non può essere solo italiano, deve essere dell’Europa». Ieri si sono inseguite voci e smentite provenienti da Bruxelles sulla possibile nascita di un’agenzia “Frontex Plus”, anche se nessuno sa con esattezza che cosa sia. Sono tante le ipotesi di riforma sul tavolo, da nuove forme di finanziamento a un cambio delle tipologie d’intervento. Per mettere a fuoco una bozza di accordo in vista dell’incontro di mercoledì Alfano-Malmstroem, oggi, a Roma, si svolgerà una riunione tecnica tra gli esperti del Viminale e i rappresentanti della Commissione Ue e della stessa agenzia Frontex. Ma l’unica proposta concreta è arrivata dal capo di Stato Maggiore della Marina, l’ammiraglio Giuseppe De Giorgi, secondo il quale «Mare Nostrum dovrebbe diventare una missione multinazionale a guida italiana, sul modello della missione Atalanta dell’Ue per il contrasto alla pirateria».


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