Portogallo, approvata la nuova legge di bilancio. Discontinuità avallata dalla Ue

Portogallo, approvata la nuova legge di bilancio. Discontinuità avallata dalla Ue

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LISBONA L’Orçamento do Estado 2016 (OE2016) è stato approvato nella tarda serata di giovedì dal Consiglio dei ministri per poi essere depositato all’Assembleia da Republica per la ratifica definitiva ieri pomeriggio.

Le vicissitudini della nuova legge di bilancio sono state complesse e delicate. Due essenzialmente i tavoli di negoziazione: Lisbona – Bruxelles (Commissione Europea) e quello tra i tre partiti di sinistra Partido Socialista (Ps), Partido Comunista Português (Pcp), e Bloco de Esquerda (Be).

Da una prima analisi, anche se il testo è passibile di modifiche, emerge in modo nitido la rottura rispetto al recente passato del nuovo governo guidato da António Costa.

Tra i punti più importanti della legge finanziaria, che sarà discussa nei prossimi giorni in parlamento, c’è l’eliminazione graduale dell’imposta straordinaria sugli stipendi pubblici, il taglio della sovrattassa sull’Irpef nei confronti dei lavoratori privati – misura riguardante esclusivamente gli scaloni reddituali più bassi – diminuzione dell’aliquota dei contributi previdenziali (Taxa Social Unica – Tsu), innalzamento del salario minimo e aumento di numerosi capitoli di spesa legati alla protezione sociale (come ad esempio sussidi familiari e ticket sanitari). A compensare «la restituzione di più di un miliardo alle famiglie portoghesi», come titola il Diario de Noticias, un aumento della carica fiscale su prodotti petroliferi, tabacco, credito al consumo, transazioni finanziarie e banche.

Verranno abolite le esenzioni sull’Imposto Municipal sobre Imóveis (Imi, sostanzialmente quella che in Italia è l’Ici) sui fondi immobiliari.

Altra buona notizia è che su tutto il processo di elaborazione dell’OE2016 non sono emersi particolari conflitti all’interno della maggioranza. Anzi, Ps, Be e Pcp difendono con orgoglio ed entusiasmo i risultati ottenuti. João Ferreira, deputato del Pcp al parlamento europeo, spiega in questi termini l’essenza dell’Orçamento: «l’obiettivo di questo bilancio è quello di adempiere ai compromessi assunti con il popolo portoghese e di restituire una parte di quello che è stato loro rubato negli ultimi anni».

Il quotidiano on-line del Bloco, esquerda.net, a proposito delle polemiche di questi giorni, scrive: «I fanatici dell’austerità sono rimasti delusi da questo nuovo corso».

Molte le correzioni introdotte su suggerimento di Bruxelles, ma alla fine un accordo è stato trovato. L’OE2016 rispetterà, pur con qualche concessione, i limiti imposti dalla Commissione: con una crescita del Pil stimata intorno all’1,8% il deficit stimato sarà del 2,2%. Infine, a conclusione di quella che è stata una giornata intensissima, ieri è arrivato anche il temutissimo avallo da Bruxelles che, pur mostrando alcuni dubbi, ha comunque deciso all’unanimità di dare il via libera alla legge finanziaria.

Ad esprimere perplessità più sostanziali invece il Fondo Monetario Internazionale. Nel comunicato stampa diffuso sul sito dell’organizzazione si legge di come – date le criticità che pesano sul futuro derivanti dall’elevato costo del debito pubblico, dalla ridotta crescita economica e dalle incertezze finanziarie – le priorità avrebbero dovuto concentrarsi su politiche di stabilizzazione fiscale, di privatizzazione e di riforme nel mercato di lavoro.

Per usare le parole di Pedro Santos Guerreiro, editorialista del giornale L’Expresso, questo governo ha mostrato chiaramente come possa esistere un’austerità di destra e una di sinistra. La differenza tra le due è notevole: la nuova maggioranza parlamentare sta smantellando grande parte del castello delle politiche della Troika incidendo sul potere d’acquisto dei portoghesi, senza che questo pregiudichi gli equilibri di bilancio.



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