SE I ROGHI SI ATTENUANO si accende invece la polemica sull’efficacia dei soccorsi. Il presidente della Regione Sardegna, Christian Solinas, leader della maggioranza di centrodestra che governa l’isola, si è affrettato a dichiarare che gli incendi sono di origine dolosa e che sarà fatto tutto il possibile per individuare i responsabili. Effettivamente alcuni inneschi sono stati trovati, ma come sempre, quando si tratta di roghi devastanti come quelli che hanno colpito sabato e domenica la Sardegna, è difficile accertare, caso per caso, quali siano le origini. Sta di fatto che il taglio di quasi duemila effettivi nell’organico dell’antincendio deciso dalla giunta Solinas a luglio con l’approvazione del piano di contrasto dei roghi estivi per la stagione estiva 2023 ha generato non poche critiche.

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«QUASI DUEMILA AGENTI del Corpo Forestale in meno sono troppi per fronteggiare la stagione degli incendi e non bastano certo i volontari, seppure numerosi, a colmare il vuoto nella task force». Così denunciano i consiglieri regionali Daniele Cocco (Europa-Verdi) e Salvatore Corrias (Pd). Il problema è il blocco della assunzioni di forestali deciso dalla giunta Solinas. Il Corpo forestale e di vigilanza ambientale è un corpo tecnico con funzioni di polizia, deputato alla tutela dell’ambiente naturale sia terrestre che marittimo. È una struttura operativa della presidenza della Regione Sardegna. «Perché – chiedono Cocco e Corrias – non si dà corso al piano triennale di assunzioni di forestali approvato l’anno scorso dal consiglio regionale insieme al finanziamento necessario? Perché il piano di assunzioni è bloccato da oltre un anno e senza un vero motivo, nonostante anche di recente i sindaci abbiano denunciato il silenzio della Regione Sardegna proprio sulle assunzioni di forestali». «Non vorremmo – dicono i due consiglieri di minoranza – che si continui a rinviare e poi magari si cominci a parlare di assunzioni soltanto a ridosso delle elezioni regionali in programma a febbraio del 2024, mentre, nel frattempo, la macchina antincendi parte con gravissime deficienze di personale».

LA GIUNTA SOLINAS ha ridotto il numero di forestali puntando sulle squadre di volontari. A ciascun comune il compito di organizzarle. E in effetti a fronteggiare le fiamme domenica i volontari c’erano e hanno dato il loro contributo. Ma, fanno notare le organizzazioni sindacali dei forestali, la questione decisiva è quella della prevenzione. Tanto più nel caso di origine dolosa degli incendi, è cruciale presidiare e monitorare costantemente il territorio se si vuole che il fuoco non parta. E sono i forestali a fare questo lavoro. È la loro presenza che scoraggia gli incendiari. Averne ridotto drasticamente il numero, ha certamente contribuito alla gravità e soprattutto all’estensione dei roghi che domenica hanno devastato l’isola.

Sulla prevenzione insiste Francesca Ghirra, deputata cagliaritana eletta nelle liste di Alleanza Verdi Sinistra: «Come ogni anno, si ripresenta la piaga degli incendi. La cosa preoccupante è che, nonostante si conoscano i pericoli, non si intervenga mai per tempo con tempestivi piani antincendio e con un costante presidio dei territori. La giunta di centrodestra presieduta da Christian Solinas ha approvato il 14 luglio un piano antincendi che per legge avrebbe dovuto essere operativo il 1° giugno. Esiste certamente il problema degli incendiari che ora Solinas mette in primo piano, ma occorrono soprattutto efficaci strumenti di prevenzione».

* Fonte/autore: Costantino Cossu, il manifesto