Merkel: “Altri 5 anni per uscire dalla crisi”

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BERLINO â€” Guai a mollare sul fronte del rigore, e guai anche a illudersi che la tempesta stia per finire: la crisi dell’eurozona durerà  almeno altri cinque anni. Ecco il monito e insieme l’allarme lanciato ieri da Angela Merkel. La Cancelliera ha pronunciato il suo severo avvertimento parlando a un incontro del suo partito, la Cdu, a Sternberg. L’intervento è giunto proprio alla vigilia della riunione di oggi dei ministri economici e finanziari e dei banchieri centrali del G20 — il gruppo internazionale che riunisce le maggiori potenze industrializzate dell’Occidente e le altre massime economie mondiali — che in Messico esaminerà  la crisi internazionale. E intanto, corrono sui media tedeschi voci di nuove concessioni alla Grecia, come sconti o dilazioni di pagamento sul debito. Ma il ministro dell’Economia e vicecancelliere, Philipp Roesler, le ha subito smentite: sconti o dilazioni sarebbero secondo lui un colpo pericoloso alla credibilità  e al rating della Germania e delle altre maggiori economie dell’eurozona.
Il discorso di “Angie” è stato comunque il fatto dominante della giornata europea. «Dobbiamo trattenere il fiato per almeno altri 5 anni, tanto tempo al minimo ci servirà  per uscire dalla crisi economica in cui attualmente di dibatte l’eurozona», ha sottolineato la Cancelliera al convegno organizzato dalla Cdu nella piccola cittadina del
Meclemburgo-Prepomerania, il più povero tra i Bundeslaender dell’Est tedesco. «Servirà  un lungo impegno, di 5 anni o più», ha spiegato, «un periodo nel corso del quale occorrerà  portare avanti le dure, spesso dolorose riforme di struttura e le severe politiche di risanamento dei conti pubblici» nei Paesi membri dell’area della moneta unica. Con freddo e preciso realismo, la Cancelliera ha messo in guardia da ogni atteggiamento ottimista. Occorre lavorare ancora a lungo, ha continuato, per riconquistare la fiducia degli investitori e così riattivare l’economia dell’eurozona, sorpassare gli attuali trend recessivi in molti Paesi membri e tornare alla crescita. «Molti
sulla scena internazionale, non credono che da noi in Europa si mantengano le promesse», ha dichiarato ancora. Per questo vanno assolutamente rispettati da tutti gli impegni assunti a livello europeo per il consolidamento dei bilanci e la riduzione dei debiti sovrani.
Nei prossimi giorni, la Cancelliera si prepara a una nuova maratona negoziale: mercoledì terrà  un atteso discorso al Parlamento europeo. Poi volerà  a Londra nel difficile tentativo di convincere il premier conservatore britannico, David Cameron, a ritirare la minaccia di bloccare con un veto il bilancio dell’Unione europea.


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