Grillo attacca sugli immigrati “Troppi i fatti di cronaca nera”

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   ROMA — Prende tre casi di violenza e immigrazione. Poi sentenzia: «Quanti sono i Kabobo d’Italia? Centinaia? Migliaia? Dove vivono? Non lo sa nessuno». Dal suo blog Beppe Grillo torna a maneggiare una materia sensibile come il dossier immigrati. Con toni che fanno discutere. Parte dal recente, triplice omicidio di Milano, ma poi allarga il campo ad altri episodi di cronaca nera. Il leader, però, non convince una fetta rilevante del web, che dal blog lo contesta: «Sei superficiale come Borghezio».
Il fondatore del M5S ripesca episodi di violenza. Tutti commessi da immigrati, tutti in qualche modo con un conto aperto con la giustizia. Nell’elenco c’è «un comunitario portoghese che doveva (deve) stare in carcere», «un ghanese che doveva essere considerato sorvegliato speciale per la sua violenza» e «un senegalese il cui decreto di espulsione non è mai stato applicato». Grillo racconta delitti cruenti, stupri. Infine domanda: «Chi è responsabile? ». «Non la Polizia – è la risposta – che più che arrestarli a rischio della vita non può fare. Non la magistratura che è soggetta alle leggi. Non il Parlamento, che ha fatto della sicurezza un voto di scambio elettorale tra destra e sinistra e ha creato le premesse per la nascita del razzismo in Italia. Nessuno è colpevole, forse neppure Kabobo. Se gli danno l’infermità  mentale presto sarà  di nuovo un uomo libero».
Grillo non indica direttamente i responsabili, né propone ricette. Si limita a dipingere con tinte fosche il variegato pianeta immigrazione. Chi invece ha qualcosa da dire è proprio il web. Sul blog del comico non mancano i commenti a sostegno delle tesi del leader. Ma si contano critiche altrettanto dure. Come quella di Alberto: «Senza una parola sulla condizione dei milioni di immigrati che vivono onestamente in Italia, fai esattamente come il nano, che fa
proclami. Hai volutamente elencato tre casi di disperati dei quali non conosci nulla, con una superficialità  degna del miglior Borghezio». O come Edoardo, che si indigna: «Questo post è veramente indecente. Uno schifo».
Un utente che si sigla Mozart si fa interprete del sentimento di molti internauti: «Questo post è un’istigazione al razzismo ed è quanto è emerso per la maggior parte di questi commenti! Questo caso è infamante, ma non può ripercuotersi su tutti gli altri “sporchi negri”, come molti qui dentro li hanno definiti!». E in effetti c’è chi soffia sul fuoco. Basta leggere Ferdinando: «I Kabobo in Italia sono ancora relativamente pochi, ma quando saranno diventati molto numerosi allora la loro ira sarà  incontenibile e ci faranno tutti a pezzi».
Mentre un’anima della Rete accusa Grillo di solleticare sentimenti che sfiorano il razzismo, il comico a cinquestelle sceglie con una mossa a sorpresa di “coprire” anche il fianco sinistro del movimento. I cinquestelle, infatti, parteciperanno sabato a Roma alla manifestazione della Fiom di Maurizio Landini. La presenza di Grillo in piazza San Giovanni non è ancora confermata, ma nel dubbio il leader ha comunque incontrato la Rsu Fiom della Fincantieri di Ancona. Di fatto, un ulteriore passo che serve ad accreditarsi come interlocutore della sinistra sindacale.


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