Condono edilizio, il centrodestra non si arrende

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ROMA — «È un diritto non un condono». Con un tweet tagliente il presidente della Regione Campania Stefano Caldoro rilancia nell’arena la questione del condono edilizio, esplosa lunedì dopo la denuncia del Pd di un emendamento Pdl al Dl emergenze che prevedeva la riapertura dei termini della sanatoria del 2003. Sulla questione l’ultima parola era stata detta lunedì sera dal ministro delle Infrastrutture Maurizio Lupi, che aveva escluso tassativamente qualunque forma di condono. Ma il presidente della commissione Giustizia Nitto Palma (che già  in precedenza aveva sollecitato la riapertura dei termini per la Campania) in un’intervista al Mattino di Napoli replica che «forse Lupi non è a conoscenza del problema, gliene parlerò». E nel tweet Caldoro spiega che si tratta di «Riapertura dei termini del 2003, in linea con la Corte Costituzionale».
Nel 2003, ricordano fonti vicine al governatore, la Campania è stata l’unica Regione a non usufruire del condono tombale, per via di una legge poi impugnata davanti alla Corte Costituzionale. La Corte ha dato ragione a chi chiedeva l’applicazione della sanatoria. E allora, adesso si tratta di applicarla, chiedono in Campania. Ma l’emendamento proposto dal senatore pdl Domenico De Siano, imprenditore di Ischia, e scoperto in extremis dal senatore pd Stefano Esposito, dice qualcosa di molto diverso: prevede la riapertura generale su tutto il territorio nazionale e fino al 31 dicembre. Un uso strumentale della questione, insorge il Pd: «La sensazione è che si vogliano mettere in campo temi su cui è nota la profonda divisione politica tra noi e il Pdl — denuncia il senatore Pd Nicola Latorre — per creare problemi alla maggioranza».
Questo non significa che da parte del Pd ci sia una chiusura totale alle ragioni della Campania: «Sicuramente è sbagliato il modo in cui hanno proposto l’emendamento, noi non accetteremo mai nuovi condoni edilizi, significa incentivare l’illegalità . Legare poi, come hanno fatto, i proventi del condono, ai fondi per i terremotati è fuori da ogni logica — dice Massimo Caleo, capogruppo pd nella commissione Ambiente del Senato — Se però in Campania ci sono dei problemi particolari da affrontare, io sono disponibile a incontrare il presidente Caldoro per cercare di risolverli».


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