Con le nostre mani. Un’estate all’insegna dell’autoproduzione

Loading

Siano esse rovinate, stanche di lavoro o di arrampicate, con il callo di chi scrive o lo smalto di chi le lascia riposare, con le unghie sporche di chi lavora la terra o l’allergia di quando curiose toccano qualcosa che non dovevano… troppo spesso le diamo per scontate e troppo poco ci rendiamo conto di quanto possano essere strumento di pace, strumento per mantenere la terra pulita e viva, mezzo prezioso per raggiungere gli altri e stabilire un contatto non verbale. Ancora meno, probabilmente, pensiamo a quanto possano essere nostre alleate nel renderci la vita migliore. Quante volte la pigrizia ci lusinga con le sue moine e, piuttosto che spingerci a riparare gli oggetti che già possediamo, ci fa comprare prodotti inutili e superflui che aumentano i già alti livelli d’inquinamento e rendono sempre più difficile lo smaltimento delle migliaia di cose superflue che possediamo? Quante volte ci mettiamo alla prova e produciamo qualcosa anziché acquistarlo, ad esempio impastando il nostro pane o costruendo piccole cose di cui abbiamo bisogno?

Oggi dedichiamo questo articolo a qualche piccolo suggerimento per qualcosa che potremmo fare con le nostre mani – e non solo con le nostre, perché lavorare insieme e condividere la progettazione e la realizzazione con qualcuno è forse uno dei momenti migliori per coltivare amicizie vecchie e nuove, e rinfrescare rapporti saturi di parole. Obiettivo: darvi qualche spunto perché voi ce ne restituiate altri, suggerire piccoli gesti per questi mesi d’estate, cominciare un elenco di buone prassi da integrare, correggere, migliorare con il vostro aiuto. Allora dai, cominciamo, e come in un film che andremo costruendo insieme attraverso tanti frame ricchi di idee…

#1: Procuriamoci un panetto di pasta madre e diamo il via a una catena di sperimentazioni e farina sul naso! Possiamo anche dare inizio noi stessi al processo di lievitazione con acqua, farina e l’aggiunta di zuccheri per iniziare la fermentazione (possiamo usare lo zucchero ma anche un po’ di vino), ma… se possiamo farci dare un panetto da qualche “spacciatore”, perché no?! Più condividiamo, più sarà facile! Lo sapevate che il lievito madre dà origine a un pane dal sapore diverso a seconda della cucina in cui viene impastato? Ognuno ha nella propria cucina batteri diversi e sono proprio questi che, per chi produce e mangia pane, pizze, dolci impastati con lievito madre, favoriscono una migliore digestione. A differenza poi del pane prodotto con lieviti industriali quello nato dalla pasta madre non gonfia né fa ingrassare, è molto più nutriente ed è adatto a persone intolleranti, ad esempio, al lievito di birra, perché sviluppa batteri diversi a seconda appunto degli ambienti in cui vive ed è quindi meno probabile che riproduca lo stesso batterio che ci causa l’intolleranza. Quello della pasta madre è un gioco per tutti, e non è una questione di tempo, tutti possiamo farlo… basta solo organizzarsi un po’: oggi rinfresco, domani impasto, dopodomani inforno! Online troviamo spunti e ricette per ogni gusto!

#2: È vero, in molti supermercati vendono detersivi ecologici e naturali, che possiamo acquistare riutilizzando i flaconi appositi. Ma perché non provare a produrci in casa il sapone per il bucato? Basta poco, dura tantissimo e… possiamo profumarlo come più ci piace! Sono sufficienti 500 gr. di sapone naturale (quello biologico di Marsiglia va benissimo). Lo dobbiamo grattugiare in ½ litro d’acqua e lasciarlo riposare una notte, poi aggiungiamo altri 4 lt di acqua e riscaldiamo fino a quando le scaglie non si saranno sciolte (attenti alla schiuma, non portiamo ad ebollizione la pozione!!!). Quando si sarà raffreddato mescoliamo bene, aggiungiamo una decina di gocce di essenza a piacere (quella di lavanda è ottima!) e invasiamo in flaconi di riciclo, conservando in luogo fresco e asciutto… facile no?

#3: Perché utilizzare deodoranti che ci fanno male? Nella zona delle ascelle abbiamo linfonodi e ghiandole delicatissime, e l’utilizzo di prodotti che per evitare spiacevoli odori ostruiscono i pori e non lasciano traspirare la nostra pelle può nel tempo essere molto pericoloso per la nostra salute. Una soluzione economica, salutare e facile da preparare è il deodorante con acqua e bicarbonato. Con l’aggiunta di un’essenza a piacere permette la traspirazione della pelle e rallenta la sudorazione. Un accorgimento: non usiamo in estate essenze agrumate, sono foto-sensibili e con il sole potrebbero causarci allergie!

#4: Igiene orale? Preparando il deodorante per il corpo abbiamo avanzato dell’acqua e bicarbonato? Utilizziamola per un colluttorio naturale, rinfrescante e disinfettante, aggiungendo semplicemente qualche goccia di essenza di menta e di tea tree!

#5: E infine… un piccolo suggerimento per l’estate! Una lozione antizanzare del tutto naturale, semplice ed efficace. È sufficiente versare in un flaconcino un 70% di olio extravergine di oliva, un 30% di olio di carota (le zanzare non sopportano l’odore della carota sulla nostra pelle… aiutiamoci quindi con quest’olio, che ha tra le altre anche ottime proprietà nutrienti e protettive per la pelle esposta al sole) e qualche goccia di essenza di citronella… risultato assicurato!

Non ci resta che augurarvi un buon inizio per le vostre sperimentazioni… mi raccomando, fateci sapere come ve la cavate e condividete le vostre idee!

Anna Molinari


Related Articles

Se il pianeta resta senz´acqua

Loading

I cambiamenti climatici e i consumi prosciugano le risorse idriche. Allarme siccità in Italia (la Repubblica, MARTEDÌ, 06 MARZO 2007,

Dalla alla conferenza della Wto. Il tonno rosso e gli altri sfruttati

Loading

Il summit. Una nostra inviata alla conferenza della Wto a Buenos Aires. Dove si combatte la battaglia tra il liberismo nella pesca e i protettori dell’ecosistema

Aziende che abusano del panda

Loading

Il programma del Wwf inteso a promuovere il commercio di legno «sostenibile» permette ad alcune aziende di fregiarsi del suo panda, il più famoso simbolo ambientalista al mondo, anche se continuano a distruggere le foreste tropicali e a mettere in commercio legno ottenuto in modo illegale.

No comments

Write a comment
No Comments Yet! You can be first to comment this post!

Write a Comment