Roma, operaio muore nel cantiere del metrò L’azienda: non doveva stare lì. È polemica

Loading

ROMA – Lo hanno trovato cadavere in un pozzo profondo 35 metri nel cantiere della Metro B di piazza Sant’Emerenziana: l’ennesimo morto sul lavoro del Lazio, il primo durante gli scavi della nuova linea sotterranea della capitale. È ancora tutta da chiarire la dinamica della morte di Bruno Montaldi, 48 anni, un tecnico dell’Aquila, sposato e con figli, dipendente della Icoteckne, una ditta napoletana subappaltatrice di Metro B1, la società  che gestisce i lavori in tutta Roma. Sulla salma, infatti, non c’erano segni di caduta evidenti o lesioni che avrebbero potuto provocare la tragedia.

L’ipotesi iniziale, quella che l’uomo sia rimasto soffocato dai vapori dell’azoto liquido usato per congelare il terreno ed evitare smottamenti, è stata decisamente smentita dalla società : «Il gas – si legge in una nota – scorre nel sottosuolo all’interno di alcune serpentine e il tecnico si limita a controllare da un monitor in superficie. In caso di anomalie, non deve intervenire di persona ma avvertire una squadra di operai. Nella notte – continua Metro B1 – non si sono registrate anomalie nell’impianto di raffreddamento. Insomma Bruno Montaldi non doveva stare lì».
Resta il fatto che l’operaio, al contrario di quello che prevede la prassi operativa, era solo nel cantiere e il suo corpo è stato scoperto solo alle 6 del mattino da un collega che doveva dargli il cambio. L’uomo potrebbe aver deciso di scendere a controllare di persona qualcosa che non lo convinceva. «Sarebbe una buona idea quella di intitolare la stazione di piazza Annibaliano a Bruno Montaldi – dice il sindaco Alemanno – per il momento non sembrano emergere responsabilità  dell’azienda». Solo l’autopsia, che verrà  effettuata nei prossimi giorni, potrà  chiarire definitivamente le cause del dramma. Dura la polemica politica e sindacale sull’ultimo anello di una catena di sangue nei cantieri di tutta la regione: «Fermo restando l’esito delle indagini è un dato di fatto che più si aggrava la crisi e più aumentano gli incidenti sul lavoro» dice Claudio Di Berardino, segretario della Cgil di Roma e del Lazio.
Sono stati i vigili del fuoco a portare in superficie, con un verricello, il cadavere dell’operaio. Sul posto sono intervenuti gli agenti del commissariato. Cordoglio e sgomento tra gli abitanti della zona: «Qui si lavora anche di notte – dicono alcuni inquilini dei palazzi di fronte – dai balconi vediamo almeno quattro o cinque operai accanto alle bombole di azoto».

 


Related Articles

Il bonus Letta per i giovani funziona 14 mila assunzioni in cinque mesi

Loading

Le carte riservate in possesso del ministro Poletti rivelano un sensibile cambio di marcia nel lavoro per i giovani, ma sorgono i primi problemi sull’assegnazione di 800 milioni disponibili fino al prossimo anno

Fitch declassa Mps, Intesa, Ubi e Popolare ma parte la corsa a ricomprarsi i propri bond

Loading

Una modifica regolamentare di Banca d’Italia rende più agevole per gli istituti adeguarsi all’Eba    

La fase due del «reddito» è il «patto per il lavoro»: attività e mobilità obbligatorie per disoccupati

Loading

Il 65% dei beneficiari “occupabili” nel sistema di workfare istituito dal governo Lega-Cinque Stelle sono meridionali. Con le regole particolarmente feroci del “reddito di cittadinanza” rischiano di emigrare forzosamente

No comments

Write a comment
No Comments Yet! You can be first to comment this post!

Write a Comment