Disoccupati oltre i due milioni un giovane su tre senza lavoro

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ROMA – In Italia ci sono due milioni di disoccupati mentre la carenza di lavoro per i giovani entro i 24 anni tocca livelli da emergenza nazionale. I dati Istat relativi a maggio 2011 e al primo trimestre dell’anno, mostrano una crisi senza precedenti che tocca da vicino milioni di famiglie: un giovane ogni tre (il 29,6%) e quattro su dieci al Sud (40,6%), non hanno un lavoro, con le giovani donne del Meridione, in particolare, che soffrono la carenza di posti: una su due risulta disoccupata.
Anche il confronto medio col resto d’Europa è impietoso: la differenza è di quasi 10 punti percentuali. Sono numeri impressionanti che non trovano precedenti nella serie che l’istituto di Statistica ha inaugurato sette anni fa e all’interno dei quali, al momento, si intravedono solo dei timidi segnali di miglioramento.
Nella media la disoccupazione si attesta all’8,1% con un incremento dello 0,1% su aprile mentre su base annua si registra una diminuzione di mezzo punto. Il numero complessivo dei disoccupati si riporta quindi al di sopra dei 2 milioni di persone.
A maggio è invece cresciuto il tasso di occupazione, rispetto al mese precedente (+0,1%), ma questo dato resta al palo se paragonato col 2010: le persone con un lavoro in tasca sono poco meno di 23 milioni (22.914.000), in aumento dello 0,1% (21mila in più) rispetto ad aprile; nel confronto con lo stesso mese del 2010 l’occupazione cresce dello 0,2% (+ 34mila), un risultato che favorisce soprattutto le donne. Appare invece in calo dello 0,3% (meno 47 mila unità ) il numero degli inattivi rispetto al mese precedente.
Passando all’analisi dei dati per sesso, la disoccupazione maschile monitorata a maggio è al 7,4%: il tasso di disoccupazione aumenta di 0,2 punti percentuali rispetto ad aprile, ma diminuisce su base annua (-0,2 punti percentuali). La disoccupazione femminile, invece, tocca il 9%: diminuisce dello 0,1% mensile e dell’1% su base annua.
A livello generale ci sono dei segnali positivi che nel corso del primo trimestre 2011 vengono messi a segno dall’industria dove, dopo una caduta dei posti di lavoro durata per tre anni consecutivi, si segnala un recupero dell’1,5% dell’occupazione, pari a 70mila unità  in più. Dati positivi anche per il terziario, con un incremento di quasi un punto percentuale e 140 mila unità . Allo stesso tempo, sempre nei primi tre mesi dell’anno, rallenta l’emorragia di posti a tempo indeterminato (meno 0,1%) mentre continua a salire il numero di contratti a termine: +4,1% pari a 84mila unità .
Infine, su base trimestrale, per la prima volta dall’inizio del 2008, i disoccupati calano se il raffronto viene fatto su base tendenziale: nei primi tre mesi del 2011 sono uscite da questa condizione 118mila persone E sono soprattutto donne residenti nel Centro-Nord.


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