Modesta istigazione alla politica
Magari severi moniti e monologhi apocalittici rimbombano in modo diverso contro le pareti di cartone. Di certo, le pareti di cartone sono aumentate, come le famiglie che ci vivono dentro, oltre 71.000: la disperazione misurata dieci anni fa moltiplicata per tre e pure di più, come ci dice il nuovo censimento. E poi, chi vuole cogliere fior da fiore, può cercare altri indicatori: salari di merda (i più bassi d’Europa), pensioni di merda (le più basse d’Europa), potere d’acquisto falcidiato, diseguaglianza in crescita esponenziale, precarietà di massa. Bene, non saprei l’antipolitica, ma i primi dati del censimento ci danno la fotografia di cos’è – qui e ora – la politica: il gentile mettersi a disposizione del mercato. E dunque, ecco una modesta proposta per tornare alla politica e dare un senso ai “severi moniti”. Si aiutino le 71.000 famiglie baraccate a occupare, dignitose e combattive, gli oltre quattro milioni di case vuote, le torri per uffici disabitate, i milioni di metri quadri deserti che la speculazione ha costruito senza senso. Pensate la sorpresa, se si scoprisse che la politica si fa con un piede di porco, un’occupazione, una finestra da cui entrare, un riprendersi casa e dignità , una resistenza allo sgombero. Vedremmo così, di fronte a 71.000 famiglie senza casa che si prendono una casa vuota, se la sinistra italiana sa ancora fare la tanto auspicata politica. Sosterrebbe un’azione giusta e illegale, o userebbe le solite parole “ragionevoli” e ingiuste? Continuerebbe i suoi balbettii modernisti sul liberismo sostenibile e lo “sviluppo”? Chiamerebbe la polizia? Probabile. Ma intanto, per cominciare, vedremmo attuare un’interessante patrimoniale. E poi, si sa come vanno queste cose: si comincia dalla casa e si passa ai salari, al lavoro, ai diritti. E poi, dopo, accomodatevi al dibattito: un letto caldo sotto un tetto vero sarà politica o antipolitica? Francamente, chissenefrega
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