Pensionato bonzo, i greci vanno in piazza

La piazza principale della città  si è così trasformata da sede delle manifestazioni e della rabbia di un intero popolo in un luogo di sacrificio sull’altare delle politiche di Papandreou, Papadimos, Samaras e dei loro complici della troika. 
Ieri mattina l’uomo, un farmacista pensionato, si è cosparso di benzina sulla testa e si è dato fuoco, davanti agli occhi increduli dei passanti, tra gli alberi della piazza Sintagma. Nel suo messaggio di addio, la spiegazione del gesto, l’ultimo di una lunga catena di suicidi per motivi economici. L’uomo ha usato un linguaggio molto pesante contro il governo di «collaborazionisti», equiparando i governi greci al governo fantoccio che avevano messo i nazifascisti quando l’esercito del Terzo Reich ha occupato Atene.
«Il governo di occupazione di Tsolakoglou ha azzerato ogni traccia della mia sopravvivenza, che si basava su una pensione dignitosa dopo i contributi che ho versato io solo per 35 anni e senza l’aiuto dello stato. La mia età  non mi permette la possibilità  di una reazione individuale forte, senza escludere che se un greco avesse imbracciato un kalashnikov il secondo sarei stato io. Non posso trovare altro modo per avere una fine dignitosa, prima di cominciare a cercare nella spazzatura per sopravvivere e diventare un peso per i miei figli. Credo che i giovani senza futuro un giorno prenderanno le armi e impiccheranno capovolti i traditori della patria a piazza Sintagma, come hanno fatto il 1945 gli italiani a Mussolini nel piazzale Loreto», ha scritto il farmacista nella sua lettera equiparando Papadimos con l’odiato collaborazionista Tsolakoglou e con il duce italiano. 
ll presidente del ordine dei farmacisti della regione di Atene ha confermato che il suicida era membro dell’Ordine fino al 1994, anno in cui ha venduto la farmacia a un suo collega, e sia lui che i vicini lo hanno descritto come una persona seria e sensibile alle problematiche sociali, che aveva partecipato alle protesta di piazza Sintagma. La tragica morte del farmacista ha scatenato un’ondata di proteste. «Tutti a Sintagma. Non dobbiamo lasciarli che assassinino la gente. Non dobbiamo abituarci alla morte», hanno scritto su facebook gli “Indignati” dando il via ad una serie di proteste in tutto il paese. 
«Pacificamente e uniti. Senza violenza e divisioni. Rendiamo i nostri onori a tutti coloro che sono caduti sull’altare dei Memorandum. Non diventeremo candidati al suicidio, come vogliono loro. Nessuno e nessuna sarà  solo contro la crisi. Per non piangere altre vite umane nell’altare di una avido sistema. Per far pagare tutti quelli che ci hanno portato a questo punto», scrive l’appello degli Indignati. 
Papadimos ha chiesto alla «società  di appoggiare in queste ore difficili le persone che si trovano in uno stato di disperazione», mentre Venizelos ha chiesto ai greci di «ragionare sulla situazione del paese in termini di solidarietà  nazionale e coesione». Per il conservatore Samaras la Grecia ha il record di suicidi. Il Kke ha chiesto ai responsabili dei suicidi di stare almeno zitti, denunciando le politiche dei governo e della troika. Da parte sua Syriza, usando analoghi toni duri, ha cominciato dalle prime ore di pomeriggio a mobilitare le sue forza per la manifestazione serale a piazza Sintagma.
Secondo i dati della polizia greca i suicidi e i tentati suicidi hanno sono aumentati del 22,50% tra il 2009 e il 2010, arrivando dai 507 ai 622, per stabilizzarsi nei primi undici mesi del 2011 sui 598. Però secondo la polizia e l’Istat greca non ci sarebbero dati esatti sulle persone che cercano di togliersi la vita.

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