Bologna ha tremato forte. Inviti alla calma

Loading

Sotto le due torri, che ai controlli dei tecnici sono risultate in perfetto stato, e in tutta la provincia, ieri le scuole sono state evacuate subito dopo la prima scossa delle 9.00 in attesa di verificarne l’agibilità  e la sicurezza. Gli istituti di ogni ordine e grado saranno chiusi anche oggi in misura precauzionale. Porte chiuse per ulteriori controlli anche all’università . 
Per i comuni più a nord della provincia di Bologna si tratterà  in molti casi di una chiusura anticipata dell’anno scolastico. La prefettura ha tempestivamente diramato un invito a tutti i sindaci per sollecitare i dirigenti scolastici della provincia a chiedere ai tecnici di verificare lo stato degli edifici e non far rientrare gli studenti fino a quando i controlli non saranno compiuti. Rilievi che vanno ripetuti dopo ogni nuova scossa. Ieri anche gli uffici comunali sono stati evacuati, oggi sono già  tornati operativi, così come l’adiacente biblioteca Sala Borsa che affaccia su piazza del Nettuno, a pochi metri da piazza Maggiore. In una piccola palazzina del centro sono stati fatti sopralluoghi per una crepa sospetta, dopo i controlli le famiglie sono state fatte rientrare. Poco lontano è stata transennata la chiesa di San Francesco e l’intero sagrato per una lesione che viene monitorata. La prefettura ha deciso di istituire un centro operativo regionale alla periferia della città  in cui è stato organizzato un punto di raccolta aiuti, tende, generi alimentari, coperte. Nel comune di San Giovanni in Persiceto, a soli venti chilometri di distanza, è stata evacuata la sede del municipio, mentre nella frazione di San Matteo della Decima ci sono stati danni considerevoli al castello della Giovannina. A Crevalcore, altro comune a circa quaranta chilometri dalla città  felsinea, il centro storico è stato chiuso per crolli e duemila persone sono state evacuate. Ci sono stati cedimenti anche di alcuni capannoni. Ottocento posti letto sono stati allestiti già  nel pomeriggio di ieri nelle palestre dei comuni di San Giovanni in Persiceto, Sala Bolognese e Calderara di Reno. A Galliera, paese fra i più a nord della provincia di Bologna, due campanili sono a rischio crollo, a Pieve di Cento è crollata la cupola della chiesa di Santa Maria Maggiore mentre quella di San Rocco è stata lesionata esternamente e il teatro comunale e la sala del consiglio hanno subito danni interni. Un edificio disabitato è crollato e una struttura di interesse storico architettonico, l’ex chiesa degli Scolopi, è rimasta danneggiata. Ancora a San Pietro in Casale è pericolante il crocifisso sulla facciata della chiesa in frazione Poggetto. 
Anche le linee ferroviarie ieri hanno subito ritardi fino a tre ore e la tratta Bologna Verona è stata chiusa per un ponte inagibile. Il comune di Bologna ha messo a disposizione ad eventuali richieste della prefettura e della protezione civile regionale duecento posti letto resi disponibili nelle strutture comunali, nelle Asp cittadine e presso i privati accreditati. La notte scorsa i parchi cittadini sono rimasti aperti per permettere alla gente di usufruirne in caso di nuove scosse di assestamento. Il Comune ha reso disponibili alla Prefettura anche tre grandi aree periferiche per qualunque necessità  logistica legata all’emergenza, oltre al parco nord, l’ex mercato della Scarpa e il parcheggio della fiera. 
In città  si mobilita l’ordine di architetti e ingegneri, che hanno già  offerto la loro collaborazione volontaria per svolgere tutte le verifiche nel più breve tempo possibile. Infine è stato potenziato un servizio già  attivato fin dal primo evento sismico, che mira a contattare 11 mila anziani fragili della città  per dar loro tutte informazioni le misure cautelative da prendere e per rassicurarli. La città  è stata invitata a mantenere la calma e a seguire le istruzioni divulgate da comune e protezione civile. La Prefettura e le altre istituzioni locali mantengono un continuo monitoraggio sull’evoluzione della situazione.


Related Articles

L’acqua che unisce

Loading

È considerata il bene comune per eccellenza per ragioni che affondano le radici nella nostra cultura. Di questo il movimento dovrebbe farsi forza. E costruire una campagna come quella contro la guerra in Iraq

Chiaiano, c’è il sopralluogo e la discarica fa il botto

Loading

RIFIUTI
Un getto di percolato geyser di 15 metri. Proseguono le indagini antimafia

Fuggi fuggi persino da Kyoto

Loading

Il clima della crisi A poche ore dalla fine della deludente Conferenza di Durban, dove ha vinto la linea ostruzionista, anche il Canada si tira fuori dai vincoli (blandi) del vecchio Protocollo
Sui negoziati pesano il crack economico e i nuovi «asset» di cui ha bisogno Wall Street. Cina e Usa non vogliono vincoli. E la competizione per accaparrarsi risorse energetiche è sempre più feroce

No comments

Write a comment
No Comments Yet! You can be first to comment this post!

Write a Comment