«Quei capitani coraggiosi che non abbiamo»

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MADRID — «Questi nostri governanti, tutti, senza differenze, spagnoli, tedeschi, europei sono dei gran codardi. Siamo in una tempesta gravissima e loro potrebbero lottare contro i marosi dell’economia come capitani di Salgari, potrebbero urlare: “Legatemi al timone”. Invece mi paiono tanti piccoli Schettino pieni di paura che piuttosto di portare la Costa Concordia in salvo, abbandonano il ponte di comando e i passeggeri. Posso dirlo anch’io? Caz… ritornate a bordo».
Javier Cercas, ci vorrebbe un personaggio come il suo Miralles del romanzo Soldati di Salamina. Lui per difendere la democrazia combatte nella Guerra civile spagnola, nella Resistenza francese, in Africa e in Normandia… 
«In un momento così, Miralles direbbe: “la sfida sul debito è solo il preambolo del diluvio”. Ai suoi tempi la crisi economica del ’29 creò le basi per la Guerra civile in Spagna, 70 anni di dittatura franchista e una Guerra mondiale con 50 milioni di morti. Quel che successe allora però non si ripeterà . I tedeschi non invaderanno la Francia o l’Italia. Mai, mai nella storia due democrazie si sono fatte la guerra. Non succederà ».
Cosa rischiamo, allora?
«L’Europa è un angolino dell’Asia. Senza unità  non solo la Spagna e l’Italia sono staterelli insignificanti, ma anche la Germania e la Francia diventano irrilevanti. Siamo in un mondo in cui la Cina si sta comprando l’Africa e l’Australia, la prospettiva migliore è diventare un Parco di divertimento per i prossimi padroni del mondo. Io non voglio che mio figlio viva come un cinese, senza democrazia e senza Stato sociale. Voglio difendere il nostro modello di civiltà . Invece chi comanda pensa all’orgoglio».
Come la Spagna. Il governo di Mariano Rajoy ha molto lottato perché il prestito salva-banche non diventasse il grimaldello di Bruxelles per mettere sotto controllo l’intera sua politica.
«Questo non è solo orgoglio, è nazionalismo. È il veleno che ci fa scannare l’un l’altro da secoli. Per fortuna è solo un piccolo rigurgito. L’unità  europea è l’unica utopia ragionevole che abbiamo inventato da mille anni a questa parte. Le altre hanno avuto esiti catastrofici. Abbiamo bisogno degli Stati Uniti d’Europa.». 
Non è che a destra o a sinistra qualcuno potrebbe convincere la gente che l’Europa è un errore?
«Lo dice lo storico scozzese Niall Fergurson: l’Europa è un adolescente con problemi che minaccia di suicidarsi. Per fortuna, alla fine, pochissimi giovani si uccidono. Forse potrebbe succedere in Grecia dove la situazione è penosamente diversa da quella spagnola o italiana. Politici e cittadini sanno che, senza Europa, non sapremo difendere il nostro modello di convivenza».
Probabilmente Rajoy era preoccupato di cedere sovranità , far decidere ad altri l’Iva o lo stipendio degli statali.
«Esatto, è proprio questo il punto. Noi europei dobbiamo cedere sovranità . A me non importa se il ministro dell’Economia è tedesco, olandese o italiano. Basta che sia io a sceglierlo. Oggi l’Unione ha un evidente deficit democratico. Abbiamo bisogno di politici in grado di guidarci verso più unione e più democrazia».
Angela Merkel?
«Non mi sembra proprio. Forse è brava a difendere gli interessi immediati dei tedeschi, ma le manca il senso della responsabilità  storica di Berlino che invece era chiarissimo ad Helmut Kohl. Prendiamo il caso greco. Quando Atene entrò si sapeva che la sua economia non era matura, che era un Paese in mano a tre quattro famiglie, disabituato a pagare le tasse. Giscard D’Estaing si prese la responsabilità  in nome del debito culturale che tutto l’Occidente deve alla Grecia. Oggi chi sa ragionare così?»
Quando finiscono i soldi, è più difficile fare filosofia.
«Vero, ma questa non è una crisi economica. È politica. Come Europa siamo una superpotenza, abbiamo le risorse per aiutare Atene, le banche spagnole o il debito italiano. Bisogna solo che ce ne rendiamo conto e accettiamo di perdere sovranità ».
Così finalmente i tedeschi diventeranno i padroni del continente.
«Sciocchezze. Non siamo sul Titanic dove i ricchi si salvano e i poveri vanno a fondo. Se cade la Spagna cadrà  l’Italia, la Francia e la Germania. Berlino sarà  una piccola schifosissima mierda che i grandi del mondo potranno schiacciare. Solo insieme possiamo difenderci».


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