Rio + 20: la disabilità tra i temi affrontati dalla Conferenza sullo sviluppo sostenibile
ROMA – C’è anche la disabilità tra i temi sul tavolo di Rio + 20, la conferenza delle Nazioni Unite sullo sviluppo sostenibile (Uncsd) che si chiude oggi a Rio de Janeiro. Lo fa sapere con una nota il Segretariato UN per la Convenzione sui diritti delle persone con disabilità : “siamo felici di condividere la buona notizia che la disabilità è stata inclusa nel documento finale di Rio + 20: un risultato dei nostri sforzi congiunti verso uno sviluppo inclusivo della disabilità nel lavoro delle Nazioni Unite e non solo”. Il documento finale “The future we want” contiene infatti cinque riferimenti alla disabilità .
Al paragrafo 9, si evidenzia “la responsabilità dello Stato nel rispettare, proteggere e promuovere i diritti umani e le libertà fondamentali per tutti, senza distinzione in base alla razza, sesso, lingua o religione, orientamento politico, origine nazionale o sociale, condizioni economiche, povertà , nascita, disabilità ”. Al paragrafo 43, si sottolinea che “lo sviluppo sostenibile richiede il significativo coinvolgimento e la partecipazione attiva di tutti i principali gruppi”, tra cui “anziani e persone con disabilità ”. Il paragrafo 58 afferma che “le politiche economiche ‘verdi’ nel contesto dello sviluppo sostenibile e della lotta alla povertà ” devono, tra l’altro, “migliorare il benessere di donne, bambini, giovani e persone con disabilità ”. Nel paragrafo 135, si afferma l’impegno a “promuovere politiche di sviluppo sostenibile che favoriscano l’inclusione e i servizi sociali,un ambiente di vita sicuro e sano per tutti, in particolare bambini, giovani, donne, anziani e disabili”. Infine, il paragrafo 229, nel riaffermare il diritto universale all’istruzione, sottolinea “la necessità di garantire pari opportunità di accesso all’istruzione per le persone disabili”.
La nota del Segretariato si conclude con la raccomandazione a “tradurre questi impegni i specifiche azioni da parte dei governanti e di tutta la società civile nella comunità internazionale, per assicurare che le persone con disabilità – con i loro diritti, bisogni e preoccupazioni – siano incluse nelle politiche e nelle pratiche di sviluppo sostenibile, in ogni parte del mondo. Facciamo il futuro che vogliamo!”.
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