Per un piatto etico

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Nonostante gli sforzi delle istituzioni internazionali, il numero di persone denutrite nel mondo continua ad aumentare. Ai 925 milioni di abitanti della Terra che soffrono la fame (dato FAO 2010), si aggiungono altrettanti obesi e 300 milioni di questi sono gravemente obesi. Una patologia che ha un peso su tutta la società . Allo stesso tempo, la produzione di certe categorie di cibo e uno sfruttamento indiscriminato della natura, provocano danni all’ambiente a breve e lungo termine.
Al centro del forum organizzato dal Barilla Center for Food & Nutrition ci sono quindi le misure da attuare per razionalizzare il sistema di produzione, del consumo e della distribuzione del cibo in una direzione che sia rispettosa degli equilibri naturali. Tra i temi trattati nel giorno di apertura si discuterà  dei paradossi della globalizzazione, una tavola rotonda alla quale parteciperanno tra gli altri Riccardo Valentini, Dan Glickman, Ruth Oniang’o e Raj Patel, e che verterà  sull’aumento dei prezzi delle materie prime alimentari, i cambiamenti climatici, la crescita della popolazione e nuovi modi di produzione e distribuzione del cibo. La denutrizione in India, per esempio, non è dovuta alla scarsità  di alimenti, ma al loro costo sul mercato che è diventato inaccessibile a una larga parte della popolazione. Lo stesso si potrebbe dire per una parte degli obesi che per le stesse ragioni non possono procurarsi cibo sano. È un’altra faccia della stessa medaglia, un tema al centro di una discussione alla quale parteciperanno Umberto Veronesi, Camillo Ricordi, Ross Macmillan, Dondeena Bradley e Paola Testori Coggi. Ma l’obesità  più preoccupante è quella dei bambini. Quelli sovrappeso nel mondo sono 155 milioni, praticamente uno su dieci. Di questi quasi 45 milioni sono obesi e hanno un’età  compresa tra i 5 e i 17 anni. Ne discutono Gabriele Riccardi, Paola Testori Coggi, Jean-Michel Borys, K Vijaya e Claudio Maffeis.
Tra gli ospiti internazionali c’è Lester Russell Brown, fondatore nel 1974 del Worldwatch Institute, che il 29 novembre parlerà  delle prospettive dell’alimentazione, dei differenti stili di vita e dei grandi cambiamenti che muteranno il nostro rapporto con il cibo.
Completa le iniziative del forum il concorso «Bcfn yes!», che premierà  una tra le 10 migliori idee presentate al pubblico e alla giuria di esperti che sceglierà  l’idea vincitrice. Il tema della ricerca è «Cibo e sostenibilità : come ridurre il nostro impatto ambientale, garantendo salute e accesso al cibo per tutti». Il premio sarà  consegnato da Guido Barilla, presidente dell’Advisory Board, Barilla Center for Food & Nutrition, e da Andrea Sironi, rettore dell’Università  Bocconi.
Altre questioni decisive in discussione sono legate al modello agricolo più diffuso sul pianeta che ha provocato un incremento degli impatti ambientali. Il consumo indiscriminato delle acque e delle altre risorse naturali, l’emissione di gas e scorie inquinanti, l’abbandono di terreni marginali poco adatti all’agricoltura industrializzata hanno creato problemi ambientali ed economici. È in pratica l’analisi della doppia piramide alimentare che pone ai vertici da un lato il cibo più salutare e dall’altro quello la cui produzione risulta più costosa in termini di inquinamento ambientale. I casi concreti di modelli di educazione alimentare e potenziale applicazione del modello della doppia piramide sono al centro di un incontro nel quale è previsto l’intervento del ministro dell’Ambiente e della Tutela del Territorio Corrado Clini.
Biagio Coscia


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