Bo Xilai «in sciopero della fame»

Loading

PECHINO. La prima novità  arriva da fonti anonime citate dalla Reuters: Bo Xilai, l’ex capo del Partito di Chongqing, politico in ascesa clamorosamente epurato prima del diciottesimo Congresso che ha segnato il decennale cambio di leadership, ora in attesa di processo, si rifiuterebbe di collaborare con gli investigatori. Più volte entrato in sciopero della fame, barba lunga, irriconoscibile, sarebbe stato ricoverato anche in un ospedale di Pechino. A questo punto i tempi del suo processo, è probabile possano allungarsi. Queste non sono però le uniche novità  sullo scandalo degli scandali della politica cinese.
Un libro, che uscirà  ad aprile, A Death in the Lucky Holiday Hotel, scritto dai giornalisti cinesi Pin Ho e Huang Wenguang e pubblicato a Londra dimostra come Wang Lijun, pochi giorni dopo il 14 novembre 2011, quando scoprì la morte per avvelenamento del britannico Neil Heywood, perse del tutto la testa provando a chiedere asilo politico nel consolato inglese di Canton. Gli inglesi non ne vollero sapere e allora Wang provò anche a Chongqing, finendo infine, solo a febbraio 2012, nel consolato Usa di Chengdu. Un fuga dovuta forse al timore di incorrere nelle ire del potente marito della principale accusata dell’omicidio, nonché suo diretto superiore, Bo Xilai. La sua fuga così ha dato il via a tutta la sequela di eventi che ha portato Bo Xilai all’espulsione dal Partito, Gu Kailai, moglie di Bo, alla pena di morte sospesa in ergastolo per l’uccisione del britannico, Wang Lijun a quindici anni di carcere.
Wang Lijun, significa Bo Xilai, ovvero il più grande scandalo cinese degli ultimi trent’anni: una traiettoria da romanzo con sottili confini tra realtà  e immaginazione. Sullo sfondo Neil Heywood, inglese, consulente, forse agente dei servizi segreti, presenza fissa nella cerchia di persone vicine a Bo fin dai tempi dei suoi esordi come funzionario a Dalian. Un’amicizia che ha superato alcuni confini, specie con la moglie del politico, Gu Kailai, avvocato di successo con ottime connessioni – ereditate dal padre – nell’esercito. Con Heywood pare avesse un vincolo sentimentale, sancito dalla collaborazione economica e non solo: sarebbe stato il britannico a fare uscire i soldi della famiglia Bo dalla Cina e a iscrivere il figlio – Bo Guagua – ad Harvard. E’ probabile che Wang Lijun tenesse sotto controllo Gu da tempo, come pare facesse un po’ con tutti e come confermerebbe la pubblicazione del libro dei giornalisti cinesi.
Rimangono tuttavia molti dubbi. La donna al suo processo, durato appena tre giorni, ha confessato di aver ucciso l’inglese perché aveva minacciato il figlio. Movente debole: perché uccidere un uomo a pochi mesi dalla potenziale incoronazione di suo marito tra i potenti del paese? Ed ecco il cuore: Bo Xilai. Ambizioso, amabile con i media, furente nella sua pratica politica: dopo la morte del padre Bo Yibo, uno degli Otto Immortali del Partito Comunista, Bo Xilai vede cadere le possibilità  di ascendere tra i vertici del partito. Anzi, Hu Jintao punisce la sua esuberanza e lo manda a Chongqing. Lì Bo Xilai costruisce il suo capolavoro: percepisce l’anima ancora accesa del maoismo in Cina e lancia una fragorosa campagna di vecchi canti rivoluzionari, messaggi del Grande Timoniere, spedizioni di giovani in campagna per «imparare dai contadini». Si tratta di pubblicità . Perché il cuore di quello che diventa il «modello Chongqing» è una nuova forma di maoismo che prende piede dalla presenza dello stato nell’economia: alloggi popolari, politiche sociali per i più poveri. Così Bo Xilai entra nel cuore della gente e finisce ancora una volta nel mirino di Zhongnanhai, il Cremlino cinese, dove nel frattempo viene scelto Xi Jinping come futuro leader e viene sancita la «guida collegiale» del Partito concorde nello scacciare via i fantasmi della storia nazionale e pronto a nuove riforme economiche più liberali.
Bo Xilai però non si ferma: lancia una campagna contro la mafia locale, che diventa una guerra aperta contro molti dei suoi avversari politici. Migliaia di persone, funzionari, poliziotti, imprenditori, vengono processati e condannati. Bo Xilai sa come spendersi questo credito: si tratta di lanciare lo slogan per eccellenza del «modello Chongqing»: sarà  «canta il rosso, picchia il nero». E qui arriviamo a Wang Lijun: è lui il prescelto da Bo Xilai. Per picchiare.
Wang crea il suo mito: nemico numero uno delle triadi nazionali. Tra immaginazione e capacità  di Bo di fare breccia sui media stranieri, dove è già  il «Nuovo Mao», la coppia mette a ferro e fuoco Chongqing. Poi, a pochi mesi dal Congresso del Pcc nel quale Bo si sarebbe dovuto giocare il tutto per tutto, il disastro. Nel libro in uscita, una volta che Wang Lijun raggiunge il consolato americano di Chengdu, per paura di incappare nell’ira di Bo Xilai che nel frattempo è stato avvisato dei sospetti sulla moglie per omicidio di Heywood, viene descritto lo scontro tra Bo Xilai e Hu Jintao che all’epoca si era solo sospettato. Bo avrebbe mandato i suoi uomini a Chengdu. Gli americani avrebbero schierato marines a difesa del consolato, fino all’intervento di un furioso Hu Jintao che decise di mandare forze da Pechino per prelevare Wang, chiuderlo in qualche località  nascosta e sancire il destino di Bo Xilai, mentre nella capitale cominciava a correre furiosa la voce di un tentativo di colpo di stato degli alleati fedeli a Bo.


Related Articles

Via i “Dreamers”: Trump vuole espellere 800 mila americani figli di migranti

Loading

Il “falco” dell’amministrazione Jeff Sessions annuncia la fine del «Daca», il programma di Obama per i migranti arrivati da bambini e cresciuti negli Stati uniti

Mano tesa di Obama sui migranti Navi e aerei per i soccorsi in mare

Loading

L’annuncio durante l’incontro con il presidente Mattarella. «Affrontiamo il problema insieme»

Ttip, socialisti e destra approvano risoluzione

Loading

Ieri, nel silen­zio gene­rale, la Com­mis­sione Com­mer­cio inter­na­zio­nale del Par­la­mento euro­peo ha appro­vato (a larga mag­gio­ranza, 28 si e 3 no) il pro­getto di rela­zione sul Ttip

No comments

Write a comment
No Comments Yet! You can be first to comment this post!

Write a Comment