La Casa Bianca guarda all’asse per l’Europa

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Giorgio Napolitano ha invece parlato di un Obama «impeccabile» nel suo interessarsi al processo elettorale italiano senza mai esprimere giudizi su schieramenti e personaggi: «Nel colloquio non ha citato mai né un partito né un esponente politico». Insomma, al di là  dell’apprezzamento per le riforme del governo tecnico di Monti, il presidente Usa non dà  giudizi, anche se ci tiene a dire, in un breve incontro coi giornalisti nello Studio Ovale, che lui alle elezioni italiane è molto interessato. «Ma perché», sottolinea, «voglio capire come incideranno sulla costruzione europea». Seduto in poltrona davanti al caminetto, Obama è rilassato. Quando parla dell’Italia non manca mai di cercare qualche battuta affettuosa: stavolta parla dell’«appropriato» arrivo di Napolitano nel giorno di San Valentino. Poi, però, Obama vira sui temi politici veri: gratitudine nei confronti per l’Italia per quello che ha fatto in Afghanistan e speranza che Roma divenga fattore di aggregazione e non indebolimento della Ue nella direzione di quella partnership economica transatlantica che il presidente ha lanciato nel messaggio sullo Stato dell’Unione e che considera essenziale. Agli occhi degli americani l’Italia è un partner importante della Ue, un alleato nelle operazioni internazionali e un avamposto proteso verso il turbolento Nord Africa. Ieri di Mediterraneo non si è nemmeno parlato, mentre quando ringrazia l’Italia per l’Afghanistan, Obama parla del passato: tutta l’enfasi oggi è sul ritiro. Resta, quindi l’Europa. Le elezioni italiane lo preoccupano in questa prospettiva: del “fattore Berlusconi” abbiamo già  scritto, mentre ieri Napolitano ha condannato i movimenti populisti e antieuropeisti che vogliono scardinare la Ue. La Casa Bianca guarda lontano: se non vuole essere marginalizzata dalla crescita tumultuosa degli scambi attraverso il Pacifico, l’Europa deve abbracciare una «partnership» basata non solo sulla caduta di ogni barriera commerciale, ma anche su regole comuni, dagli investimenti agli ogm. E deve farlo presto: «Get there on one tank of gas», arrivare a destinazione con un solo serbatoio di benzina, è un’altra espressione da ricordare. Non è stata pronunciata ieri, ma è la linea data da Michael Froman, il negoziatore di Obama. Rende bene quello che hanno in mente gli americani.


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