Tre milioni di europei usano cannabis. E cresce chi chiede aiuto

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ROMA – Sono 3 milioni gli europei che usano quotidianamente la cannabis, mentre aumenta in Europa il numero di consumatori che si avvicinano al trattamento della tossicodipendenza per la prima volta: da circa 45 mila nel 2006 si è arrivati a 60 mila nel 2011. 
A fotografare i consumi della droga più diffusa in tutt’Europa è l’Osservatorio europeo delle droghe e delle tossicodipendenze di Lisbona (Oedt) nella Relazione europea sulla droga. Il rapporto stima che 15,4 milioni di giovani europei tra 15 e 34 anni (11,7 per cento di questo gruppo di età ) abbia consumato cannabis nel corso dell’ultimo anno (9,2 milioni nella fascia d’età  compresa tra i 15 e i 24 anni, ossia il 14,9 per cento), mentre per circa l’un per cento degli adulti, l’Oedt ne denuncia un consumo quotidiano. “Nel 2011, la cannabis è stata segnalata come la seconda droga primaria più comune – spiega il rapporto -, dopo l’eroina, per i pazienti che si sottopongono a trattamento specialistico della tossicodipendenza in Europa e la droga segnalata più frequentemente tra coloro che si sono sottoposti a trattamento per la prima volta”.

Lo stimolante illecito maggiormente consumato in Europa, invece, è la cocaina. Secondo l’Oedt, si stima che circa 2,5 milioni di giovani europei (l’1,9 per cento di questa fascia d’età ) abbia consumato cocaina nel corso dell’ultimo anno. Livelli relativamente alti di consumo di cocaina tra giovani adulti (2,5-4,2 per cento) sono stati segnalati nell’ultimo anno in Danimarca, Irlanda, Spagna e Regno unito. Diminuisce il numero dei pazienti che si sono sottoposti al trattamento per la prima volta nella vita per uso primario di cocaina: da 35 mila nel 2006, si è passati a 37 mila nel 2009 per poi ridursi a 31 mila nel 2011.

Per quanto riguarda gli oppiacei, invece, “la prevalenza media del consumo problematico di oppiacei tra gli adulti (di età  compresa fra i 15 e i 64 anni di età ) è stimata nel 2011 allo 0,41 per cento, l’equivalente di 1,4 milioni di consumatori problematici di oppiacei in Europa”. I consumatori di oppiacei rappresentano quasi la metà  di tutti i pazienti che nel 2011 si sono sottoposti al trattamento della tossicodipendenza in Europa, con 197 mila pazienti. Tuttavia, secondo l’Oedt, “in Europa il numero generale dei nuovi pazienti eroinomani è in calo; infatti, dopo aver toccato l’apice nel 2007 (59 mila casi), è passato a 41 mila nel 2011 con cali particolarmente sensibili nei paesi dell’Europa occidentale. Complessivamente sembra che le nuove iniziazioni al consumo di eroina siano diminuite e che questo cominci a influire sulla richiesta di trattamento”.

Sono un milione e 700 mila, invece, i giovani adulti consumatori di amfetamine. “Tra il 2006 e il 2011, il consumo di amfetamine nell’ultimo anno è rimasto relativamente basso e stabile tra i giovani adulti nella maggior parte dei paesi europei, con livelli di prevalenza del 2 per cento o meno in tutti i paesi partecipanti, eccezion fatta per la Bulgaria, l’Estonia e la Polonia. Circa il 6 per cento dei pazienti in trattamento nel 2011, inoltre, segnalano le amfetamine come droga primaria (circa 24 mila), di cui poco meno della metà  sottoposti a trattamento per la prima volta nella vita. Per l’ecstasy, invece, si stima che 1,8 milioni di giovani adulti l’abbiano consumata nell’ultimo anno. “Il consumo di questa droga ha raggiunto l’apice tra il 2000 e il 2005 – spiega l’Osservatorio -, prima di cominciare a calare. Tra il 2006 e il 2011, gran parte dei paesi ha segnalato tendenze stabili o in calo per quanto riguarda il consumo di ecstasy”. Pochi i consumatori entrati in trattamento per problemi correlati all’ecstasy nel 2011. “L’ecstasy è stata segnalata come droga primaria da meno dell’1 per cento dei pazienti (circa 600 persone) che si sono sottoposti a trattamento per la prima volta in Europa”.

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