Il governo e l’Imu «Il 70% dei proprietari può essere esentato»

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ROMA — Il presidente del Consiglio, Enrico Letta, e il ministro dell’Economia, Fabrizio Saccomanni, sono «fiduciosi» sulla possibilità di trovare un’intesa nella maggioranza sull’Imu. Anche se, a pochi giorni dal Consiglio dei ministri del 28 agosto, chiamato a una decisione definitiva sull’imposta per il 2013, non c’è ancora la copertura necessaria per la sua abolizione totale sulla prima casa.
Ieri il premier ed il ministro hanno fatto il punto della situazione, ma il nodo è fondamentalmente politico e verrà sciolto solo all’inizio della prossima settimana quando la proposta di «sintesi» del Tesoro sarà sottoposta alla verifica dei tecnici e dei segretari dei partiti di maggioranza. Che allo stato restano sulle loro posizioni iniziali.
Per il Pdl è tornato a parlare dell’Imu Silvio Berlusconi, ed in termini quanto mai espliciti. «Il governo Letta è nato con l’obiettivo di un alleggerimento fiscale per tutti gli italiani. L’abolizione dell’Imu su prima casa e terreni agricoli è un primo passo decisivo per ridare slancio all’economia». «Noi siamo per esentare il 70% dei proprietari meno abbienti e far pagare il 30% dei più ricchi», replica il ministro degli Affari regionali Graziano Delrio.
Oggi, intanto, sul tavolo del Consiglio dei ministri arriva il decreto con il piano per la razionalizzazione e la stabilizzazione del precariato nella pubblica amministrazione, sul quale però il Pdl ha già fatto sapere di esser contrario a decisioni affrettate. Il decreto prevede una ricognizione dei precari, dei vincitori di concorso e degli idonei (circa 150 mila persone in tutto). Concluso il monitoraggio si attiverebbe la procedura di assunzione, valida per i prossimi tre anni, nell’ambito delle risorse già previste. Nel 2014 sarà possibile coprire il 20% dei posti vacanti, nel 2015 il 50%, mentre dal 2016 sarà possibile reintegrare tutte le posizioni.
Il 50% dei posti da stabilizzare sarebbe riservato ai precari, l’altra metà ai concorsi pubblici. Se esistono già vincitori idonei alle posizioni, saranno loro ad essere chiamati, altrimenti ne saranno banditi di nuovi. Inoltre saranno estese fino al 2016 le vecchie norme pre-Fornero sul prepensionamento per il personale in esubero. In arrivo anche novità sul fronte della mobilità interna, con la possibilità per le amministrazioni che hanno un sovrannumero di spostarlo verso il ministero della Giustizia, che invece ha forti carenze di personale. Il decreto prevede anche la proroga dei tagli su auto blu e consulenze, e mille nuove assunzioni nei Vigili del Fuoco. Per la scuola la bozza del decreto prevede la possibilità di «affidamenti temporanei» delle direzioni, sbloccando così il nodo dei concorsi per i dirigenti scolastici che non si sono ancora conclusi con l’ok finale alle graduatorie. Per la rilevazione degli incidenti stradali senza «morti o lesioni personali» è previsto l’arrivo degli «ausiliari» abilitati dal ministero dell’Interno dopo una formazione di almeno sei mesi.
Valentina Santarpia


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