Fumo, la Ue vince su Big Tobacco

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BRUXELLES — Il Parlamento europeo ha introdotto ieri una serie di emendamenti che mitigano leggermente la nuova legislazione anti-tabacco, presentata dalla Commissione e approvata dal Consiglio, molto più dura rispetto a quella attuale. Adesso i rappresentanti delle tre istituzioni dovranno negoziare un accordo su un testo unico, che dovrebbe essere nuovamente votato e approvato in via definitiva dal Parlamento alla sessione di dicembre. La nuova normativa prevede che lo spazio dedicato sui pacchetti di sigarette alle comunicazioni relative al rischio del fumo debba passare dall’attuale 30-40 per cento della superficie al 65 per cento. Inoltre la marca delle sigarette potrà essere scritta solo nella parte bassa del pacchetto. Saranno
messi fuori legge i pacchetti con meno di venti sigarette. Vengono confermati il divieto di vendita ai minori e quello di fare pubblicità ai prodotti a base di tabacco.
Il Parlamento ha anche approvato la richiesta di limitare fortemente il numero di additivi e di vietare gli aromatizzanti, come il mentolo. La lista, ristretta, degli additivi consentiti stabilisce anche quali siano le concentrazioni massime permesse. Gli aromatizzanti, invece, dovranno sparire entro tre anni, che diventano otto per le sigarette al mentolo. Gli emendamenti che si discostano dal testo presentato dalla Commissione riguardano sostanzialmente le sigarette sottili, le cosiddette “slim”, e le sigarette elettroniche. La Commissione avrebbe voluto mettere completamente al bando le “slim”. Ma il Parlamento ha chiesto che restino in commercio, pur vietando la possibilità di confezionarle in pacchetti speciali, come quelli a forma di astuccio di rossetto.
Per le sigarette elettroniche, invece, la Commissione e il Consiglio avrebbero voluto vietarne la libera vendita e obbligare i produttori a commercializzarle solo attraverso il circuito delle farmacie. Il Parlamento ha respinto questa proposta e dunque, se nel corso del negoziato Commissione e Consiglio non riusciranno a reintrodurre il divieto, le e-cigarettes resteranno in libera vendita nei negozi. Tuttavia, anche per le sigarette elettroniche restano il divieto di vendita ai minori e quello di fare pubblicità. Inoltre la norma fissa i limiti massimi di concentrazione di nicotina. Il testo così emendato è stato approvato con una maggioranza schiacciante: 560 voti a favore, 92 astensioni e 32 contrari. La lobby dei produttori di tabacco aveva messo in campo
enormi sforzi per ottenere emendamenti che ammorbidissero la normativa. Ma non sembra che abbiano ottenuto molto. «È comunque una prima vittoria», hanno affermato i deputati favorevoli ad un inasprimento della legislazione. Anche la Commissione ha espresso soddisfazione per l’esito del voto. «Dobbiamo fermare le aziende produttrici di tabacco che propongono ai giovani prodotti ingannevoli e introdurre avvertimenti efficaci — ha spiegato la relatrice della proposta parlamentare, Linda McAvan — Diminuiscono nella maggior parte degli Stati membri i fumatori adulti, ma come segnala l’Organizzazione mondiale della sanità, crescono i giovani col vizio della sigaretta».


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