Il doppio allarme sul lavoro delle donne
![Il doppio allarme sul lavoro delle donne](https://www.dirittiglobali.it/wp-content/uploads/2015/04/lavoro-donne-890x395_c.jpg)
Allarme, quindi, almeno per due motivi. Primo, se fino a ieri potevamo pensare che la crisi avesse colpito il mercato del lavoro, senza tuttavia peggiorare i divari di genere (già molto elevati), oggi siamo meno ottimisti. Secondo, se stavamo aspettando segnali di ripresa sul mercato del lavoro, dobbiamo registrare che per le donne purtroppo non se ne vedono.
Eppure i tassi di istruzione femminile continuano ad aumentare, e le performance delle ragazze sono sempre in miglioramento (voto di laurea, durata degli studi, formazione post-laurea). Se solo riuscissimo a trasferire le potenzialità delle donne italiane nel nostro mercato del lavoro, apriremmo la strada a nuove e ambite opportunità di crescita.
L’allarme deve servire per invertire con determinazione la rotta. I dati suggeriscono che esiste una specificità del mercato del lavoro femminile, i cui trend non sono necessariamente gli stessi di quelli del mercato maschile. Una riflessione specifica sul lavoro delle donne, accompagnata da una corretta informazione, è necessaria ora, senza sprecare altro tempo. Partiamo dal nodo della maternità: la scelta di restare a casa ad occuparsi dei figli dopo la nascita piuttosto che tornare al lavoro, rinunciando allo stipendio (o ad una gran parte di esso) ma evitando di affrontare le spese per la cura dei bambini si trasforma presto in abbandono definitivo. Incentivi monetari o fiscali per le donne che tornano al lavoro dopo il periodo di maternità obbligatorio, evitando un distacco troppo lungo, potrebbero andare nella direzione giusta, soprattutto se erogati in presenza di una spesa effettivamente sostenuta. Ma i dati dell’Istat non sono solo il risultato del comportamento delle donne: per aumentare il tasso di occupazione femminile occorre incentivare anche la domanda di lavoro da parte delle imprese.
Riuscirà il Jobs act a tenere conto delle specificità e delle opportunità che il lavoro femminile presenta, e a rispondere all’allarme di oggi? La determinazione nel concretizzare alcune misure rimaste in agenda, come gli incentivi fiscali, l’integrazione dell’offerta di servizi per la prima infanzia e la promozione della flessibilità degli orari e dei tempi di lavoro è essenziale per invertire la rotta.
Related Articles
Dopo l’omicidio di Adil Belakhdim, la logistica in piazza per i diritti di tutti
A Roma l’iniziativa organizzata dal Si Cobas. Migliaia di persone, slogan duri anche contro il governo. Tanti i lavoratori immigrati: chiedono di lottare contro il neoschiavismo. Il Mise pronto a un incontro
Pandemia e welfare, la protezione dei lavoratori europei di fronte alla crisi
Con la crisi post Covid, Bruxelles ha messo in atto un meccanismo per aiutare i paesi più colpiti ad assorbire lo choc, per favorire la creazione o l’estensione di dispositivi nazionali di protezione dei lavoratori. In Francia 12,5 milioni di persone sono state pagate grazie al Plan France Relance
Si è chiuso il meeting di Davos, la fiera delle previsioni smentite. I guru prevedono il futuro senza capire il presente
A Davos non hanno neppure finito di smontare le scenografie del meeting, che già il mondo è cambiato. Gli organizzatori ce la mettono tutta per invitare i guru dell’economia, i governatori delle banche centrali, i Ministri che contano ed i manager che decidono, per capire che ne sarà dell’anno nuovo.