Violenza negli Usa, svolta di Obama «Smilitarizzate» le forze di polizia
Print this article Font size -16+
NEW YORK Autoblindo intorno ai campus delle università nelle quali manifestavano i ragazzi di Occupy Wall Street, poliziotti in assetto antisommossa armati anche con lanciagranate per prevenire rivolte nei ghetti. In America le forze dell’ordine hanno cominciato a ricevere equipaggiamenti più pesanti — armi automatiche e veicoli blindati — dopo gli attentati di Al Qaeda dell’11 settembre 2001. Ma il fenomeno ha avuto un’impennata impressionate negli ultimi anni, col Pentagono che ha cominciato a distribuire ai commissariati i blindati e molte armi rientrate con le truppe Usa da Iraq e Afghanistan e destinate a finire, altrimenti, in qualche magazzino.
Ma l’ostentazione di questi equipaggiamenti ha mandato su tutte le furie le popolazioni locali, facendo somigliare i poliziotti più a truppe d’occupazione che a sorveglianti della sicurezza dei quartieri. Così ora Barack Obama ha deciso di dire «basta»: la Casa Bianca ha ordinato ieri alle forze armate di non distribuire più equipaggiamenti di stile militare ai dipartimenti di polizia. Contee e sceriffi che temono sommosse potranno ottenere ancora protezioni e armi speciali, ma dovranno farne esplicita richiesta e dovranno sottoporre i loro agenti a un addestramento specifico.
In questo campo lo spartiacque è stato l’incendio di Ferguson. Quando nella città del Missouri iniziò la sommossa dopo l’assoluzione del poliziotto che aveva ucciso un ragazzo nero disarmato, ad alimentare le tensioni contribuì anche l’ostentazione di mezzi blindati da parte della polizia. Una lezione che è stata rapidamente assimilata: a Baltimora la polizia ha affrontato i manifestanti del ghetto senza mezzi pesanti, solo autopattuglie. E anche quando il governatore, temendo il peggio, ha chiamato la Guardia Nazionale, i suoi uomini e i relativi mezzi sono rimasti in disparte.
Ieri il presidente ha spiegato la sua scelta durante una visita al presidio di polizia di Camden: una città del New Jersey presa dalla Casa Bianca come modello di ordine pubblico garantito in una città «problematica» non col pugno di ferro ma cercando di dialogare con la comunità. Sempre ieri il governo ha pubblicato un rapporto di 116 pagine redatto da una task force creata da Obama dopo i disordini di Ferguson: il documento invita le polizie ad assumere «un atteggiamento da guardiano piuttosto che da combattente, per cercare di ripristinare un rapporto di fiducia reciproca coi cittadini».
«Ci siamo resi conto», ha spiegato Obama, «che una polizia militarizzata appare alla gente come una forza d’occupazione, estranea alla comunità: è una presenta che intimidisce e aliena le simpatie, manda un messaggio sbagliato. Qui a Camden si segue una strada diversa, con buoni risultati: un esempio da seguire». Non tutti sono d’accordo: i conservatori pensano che i poliziotti vadano protetti anche con equipaggiamenti militari, mentre secondo le associazioni per i diritti civili a Camden la polizia, anche senza blindature, usa comunque la mano pesante per mantenere l’ordine.
Massimo Gaggi
Ma l’ostentazione di questi equipaggiamenti ha mandato su tutte le furie le popolazioni locali, facendo somigliare i poliziotti più a truppe d’occupazione che a sorveglianti della sicurezza dei quartieri. Così ora Barack Obama ha deciso di dire «basta»: la Casa Bianca ha ordinato ieri alle forze armate di non distribuire più equipaggiamenti di stile militare ai dipartimenti di polizia. Contee e sceriffi che temono sommosse potranno ottenere ancora protezioni e armi speciali, ma dovranno farne esplicita richiesta e dovranno sottoporre i loro agenti a un addestramento specifico.
In questo campo lo spartiacque è stato l’incendio di Ferguson. Quando nella città del Missouri iniziò la sommossa dopo l’assoluzione del poliziotto che aveva ucciso un ragazzo nero disarmato, ad alimentare le tensioni contribuì anche l’ostentazione di mezzi blindati da parte della polizia. Una lezione che è stata rapidamente assimilata: a Baltimora la polizia ha affrontato i manifestanti del ghetto senza mezzi pesanti, solo autopattuglie. E anche quando il governatore, temendo il peggio, ha chiamato la Guardia Nazionale, i suoi uomini e i relativi mezzi sono rimasti in disparte.
Ieri il presidente ha spiegato la sua scelta durante una visita al presidio di polizia di Camden: una città del New Jersey presa dalla Casa Bianca come modello di ordine pubblico garantito in una città «problematica» non col pugno di ferro ma cercando di dialogare con la comunità. Sempre ieri il governo ha pubblicato un rapporto di 116 pagine redatto da una task force creata da Obama dopo i disordini di Ferguson: il documento invita le polizie ad assumere «un atteggiamento da guardiano piuttosto che da combattente, per cercare di ripristinare un rapporto di fiducia reciproca coi cittadini».
«Ci siamo resi conto», ha spiegato Obama, «che una polizia militarizzata appare alla gente come una forza d’occupazione, estranea alla comunità: è una presenta che intimidisce e aliena le simpatie, manda un messaggio sbagliato. Qui a Camden si segue una strada diversa, con buoni risultati: un esempio da seguire». Non tutti sono d’accordo: i conservatori pensano che i poliziotti vadano protetti anche con equipaggiamenti militari, mentre secondo le associazioni per i diritti civili a Camden la polizia, anche senza blindature, usa comunque la mano pesante per mantenere l’ordine.
Massimo Gaggi
Tags assigned to this article:
Baltimorabarack obamaFergusonGuardia NazionaleMichael Brownordine pubblicosmilitarizzazioneUsaviolenza delle forze dell'ordineRelated Articles
Bolsovirus. Preoccupa la campagna presidenziale: «Il Brasile non si ferma»
Tremano le autorità sanitarie, giudici e governatori cercano di parare i colpi (scongiurata per ora riapertura delle chiese evangeliche) e anche i militari cominciano ad averne abbastanza
Islamisti in piazza per Morsi, il Paese è spaccato in due
EGITTO /SI AVVICINA IL REFERENDUM SULLA COSTITUZIONE
Ibus organizzati dalla Fratellanza costeggiavano il grande zoo di Giza. Si raccolgono qui ogni pomeriggio famiglie e bambini per passare la loro giornata tra gabbie di leoni ed elefanti. Nel pomeriggio di ieri c’erano invece solo Fratelli musulmani e salafiti che hanno scelto i cancelli dell’Università del Cairo per esprimere il loro sostegno incondizionato al decreto Morsi.
Ttip e Big Data: l’Europa pronta a farsi «zerbino» degli States
Big Data. Non c’è un mercato unico europeo di prodotti e servizi digitali
No comments
Write a comment
No Comments Yet!
You can be first to comment this post!