Quattro milioni d’indiani dello Stato di Assam perdono la cittadinanza
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Quattro milioni di persone dello Stato indiano nord-orientale di Assam si trovano nel limbo dopo essere stati privati della cittadinanza: il Registro nazionale dei cittadini, aggiornato dalle autorità di New Delhi per la prima volta dal 1951, ha escluso tutti coloro che non possono dimostrare di vivere nello Stato da prima del 25 marzo 1971. La data spartiacque è il giorno in cui il Bangladesh si dichiarò indipendente dal Pakistan, scatenando una guerra che spinse centinaia di migliaia ad attraversare il confine lungo 270 km che divide il Pakistan dall’Assam, la cui popolazione attuale, di 33 milioni, è per un terzo bengalese. Per il governo indiano, soltanto coloro che si sono stabiliti nello Stato prima della guerra ne sono cittadini legittimi.
* Fonte: Silvia Martelli, LA REPUBBLICA
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