Apprendistato, firma anche la Cgil

Loading

MILANO— Prosegue su un percorso accidentato l’iter del testo unico per la riforma dell’apprendistato. Dopo l’intesa tra governo e Regioni, la bozza dell’accordo è stata sottoposta ieri al vaglio delle parti sociali, incappando in una parziale rottura: Cgil, Cisl e Uil e Confartigianato hanno firmato il testo, mentre Confcommercio ha abbandonato il tavolo delle trattative. L’associazione di categoria ha spiegato così il proprio rifiuto di siglare l’accordo: «non abbiamo sottoscritto l’intesa perché si richiedeva la condivisione di un principio che sanciva una distinzione di durata del contratto di apprendistato, a parità  di figure professionali, tra l’artigianato e tutti gli altri settori» .
 Disparità  di trattamento destinata a portare, secondo Confcommercio, a «profili di incostituzionalità  e fenomeni di dumping organizzativo» . Dopo la tappa di ieri, la riforma si prepara intanto a prendere forma nel testo definitivo. Ottenuto il sostanziale via libera delle parti sociali, la bozza approderà  sul tavolo delle commissioni parlamentari per poi essere valutata dal Consiglio dei ministri, che potrà  procedere a varare il testo definitivo. La gestazione della riforma dovrebbe essere ormai alle ultime battute: l’obiettivo, dice il ministro del Lavoro Maurizio Sacconi, è renderla operativa per settembre. «L’auspicio è che con la ripresa autunnale il nuovo apprendistato diventi operativo rappresentando il modo tipico di ingresso nel mercato del lavoro» , aggiunge. La Cgil, intanto, dopo aver intascato il recepimento nel testo di alcune proprie proposte, rilancia sugli stage: «È necessario intervenire al più presto» , dice il segretario confederale Fulvio Fammoni.
 La riforma rimodula l’apprendistato su tre tipologie contrattuali finalizzate alla formazione e all’occupazione dei giovani: per la qualifica professionale; professionalizzante o contratto di mestiere; di alta formazione e ricerca. Agli apprendisti si applicheranno inoltre le norme sulla previdenza e assistenza sociale obbligatoria, dall’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali a quella contro le malattie, fino alle tutele per la maternità  ed agli assegni familiari.


Related Articles

Ryanair, lo sciopero dei piloti paralizza mezza Europa

Loading

Modello Low Cost. Successo dei sindacati in cinque paesi, ma in Italia invece alcuni trattano

Precarietà, la giungla dei contratti temporanei Solo il 15% supera un anno

Loading

Dagli stage ai dottorati ai tirocini, la giungla dei contratti. Cosa cambia con la riforma

Unicredit recupera un altro 5% Enria: “La banca è fuori dal guado”

Loading

L’Abi contesta:”Regole Eba discutibili nel merito e nei tempi”.  La Manodori si diluirà  allo 0,5% mentre Cassamarca verrà  finanziata da Societé Genérale 

No comments

Write a comment
No Comments Yet! You can be first to comment this post!

Write a Comment