Sean Penn tra gli attivisti di piazza Tahrir
IL CAIRO — Maglietta azzurra, occhiali scuri e bandiera egiziana in mano: c’era anche Sean Penn tra le migliaia di manifestanti tornati a piazza Tahrir al Cairo per chiedere al governo militare un passaggio rapido alla democrazia. L’attore e regista americano ha attraversato il luogo simbolo della rivolta araba accompagnato dalla star egiziana Khaled el Nabawy. «Il mondo trae ispirazione dall’appello alla libertà venuto dalla coraggiosa rivoluzione in Egitto — ha affermato Penn —, ma è necessaria la transizione di potere dai militari al popolo». L’ex marito di Madonna, 51 anni, è uno degli attori più «impegnati» (la sua passione ha contagiato anche la sua attuale compagna, la 26enne Scarlett Johansson, che è appena tornata dal Corno d’Africa per conto dell’ong britannica Oxfam). Nel dicembre 2002 Penn andò in Iraq «come americano e come padre» per dire no alla guerra. Ci tornò un anno dopo come reporter pacifista, scrivendo articoli di fuoco contro l’occupazione Usa. Nel 2007 volò a Caracas per abbracciare il presidente Hugo Chà¡vez. Dal terremoto 2010 Penn (premio Oscar 2009 per «Milk») opera a Haiti con la sua organizzazione umanitaria J/P Haitian Relief Organization. Nei giorni scorsi è andato al Cairo su invito del collega Nabawi («Volevamo dimostrare che l’Egitto è un Paese sicuro»). La presenza del guru hollywoodiano ha portato fortuna ai manifestanti: il Consiglio delle Forze armate ha accettato di emendare la legge elettorale (voto previsto il 28 novembre), come richiesto in particolare dai Fratelli musulmani, per permettere ai partiti politici di presentare candidati per il terzo dei seggi riservati agli «indipendenti».
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