«Cemento e incuria Così ogni anno finiamo sott’acqua»

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Un navigatore solitario, al volante del suo furgone, sta cercando di tornare a casa, Sarzana, La Spezia. Brusio di asfalto bagnato in sottofondo.
Giovanni Soldini, si è sintonizzato su Isoradio?
«Sì…».
Brutte notizie.
«Eccome. Ho appena chiamato il numero verde delle Autostrade: scordati di poter dormire a casa, mi hanno detto, torna indietro perché a Sarzana non ci arrivi. È tutto bloccato. Ora giro il furgone e ritorno a Milano».
Strade alternative?
«La Cisa è chiusa, la statale è chiusa. Pure la zona intorno a Genova, se volessi passare da là , pare sia un disastro di allagamenti. L’unica possibilità  potrebbe essere arrivare a La Spezia via Firenze però significa allungare la strada di una buona ora e mezza, e se continua a piovere così magari s’intasa tutto anche in quella parte della Toscana…».
In fondo non sta succedendo nulla di eccezionale. Siamo a fine ottobre, e piove.
«Viene giù molta acqua e in poco tempo, questo è il problema. E tanto basta a spezzare in due l’Italia. Certo il modo in cui hanno costruito in certe zone del paese, le colate di cemento, l’incuria verso il territorio non aiutano».
Ha sentito casa?
«Sì. Mi hanno detto che a Sarzana e dintorni sta piovendo ininterrottamente ma non erano in allarme, né preoccupati. Non sapevano dell’isolamento progressivo della Liguria, del fermo persino della ferrovia. Stanno chiusi in casa, tranquilli: che altro devono fare?».
E la nuova barca per le prossime regate, il 20 metri Maserati, dov’è?
«In cantiere, a La Spezia. All’asciutto, per fortuna. La stiamo preparando con la livrea del nuovo sponsor e armando per i record in Atlantico che tenteremo da gennaio ad aprile. Certo se va avanti così servirà  l’Arca di Noè più che una barca a vela…».
Ha navigato tutti i mari però è la prima volta che non riesce ad arrivare in porto.
«Mi era capitato qualche intoppo con la neve, ma quello è un altro discorso. Il fatto è che l’anno scorso, sotto Natale, successe più o meno la stessa cosa: pioggia abbondante per molte ore, frane sulle strade, statale bloccata, un macello di danni nella zona di Sarzana. Il bar sotto casa mia venne letteralmente distrutto. L’hanno appena ricostruito e rimesso in funzione. Dodici mesi dopo, siamo punto e a capo».
Viva l’Italia.
«Sempre».


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