Piccoli gesti, grandi progetti

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Per i protagonisti delle lotte ecologiche e solidali contemporanee l’azione individuale, dei piccoli gruppi e delle reti che costruiscono, hanno un valore e il cambiamento comincia già  da oggi. Nei tempi di rapide trasformazioni la gente comune diventa soggetto e le scelte individuali contano (Eduard Pestel, “Oltre i limiti dello sviluppo”). Mutare abitudini e stili di vita è sempre di più preliminare per la difesa del territorio e per creare con altri pratiche virtuose alternative, ma queste modalità  sono poco riconoscibili da schemi concettuali che danno valore politico soltanto a soggettività  e a forme di lotta codificate dalla politica tradizionale, conservatrice o riformista-rivoluzionaria, che con grande fatica si è aperta perfino al ruolo più che evidente dei nuovi mezzi di comunicazione. Sono le “trasformazioni silenziose” studiate dal sinologo Francois Jullien, cambiamenti lenti e regolari che mutano la realtà  ma che gli occidentali non riescono a percepire.
I movimenti e le rivoluzioni non nascono come i funghi. Il cambiamento nella vita personale apre la mente e dona una forza che alimenta chi nel mondo tenta di incarnare intuizioni, idee nuove e saperi antichi, depotenziando la società  che si contesta, spostando le energie dal””contro” al “per”. Non è la coerenza chiesta al militante o al discepolo. E’ voglia di sperimentare, di vivere quel che si intuisce senza aspettare il crollo del sistema o la vittoria elettorale di una sinistra immaginaria. C’è la spinta a fare qualcosa da subito. Non si chiede, si fa. Pratiche diverse diventano lievito per la società  civile, creano forme più adeguate ai tempi e soluzioni per i problemi esplosi in ogni campo dell’agire umano.Vengono sperimentate da pionieri in un contesto che può essere personale, locale e planetario. Si ricostruiscono valori, si definisce una nuova cultura. Il cambiamento culturale precede sempre i grandi cambiamenti storici.
Anche per lo psicologo junghiano Ernst Bernhardt nelle epoche di transizione il singolo anticipa lo sviluppo generale. Descrive il cambiamento personale secondo due modalità , a stella marina e a valanga. I gesti quotidiani costruiscono il rivoltarsi della stella marina, movimento dopo movimento, la valanga precipita improvvisa. Ma la prima modalità  è nelle possibilità  di ognuno di noi. Sono «movimenti non appariscenti, le piccole cose che abbiamo ancora in mano e che possiamo padroneggiare». Così per il cambiamento sociale. Il cittadino ecologico assume la responsabilità  civica verso l’ambiente (Andrew Dobson, “Citinzenship and the Environment”) e decide di vivere una vita sobria e solidale.


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