STRADA GIUSTA SCONFIGGEREMO QUESTO MALE NEL SUO CAMPO

Loading

Basta questo dato per spiegare che la comunità  scientifica e l’industria non hanno dubbi sulla strada intrapresa. Ma i farmaci mirati, pur funzionando, non sono ancora risolutivi. Perché? 
Il primo punto è che nel cancro i nuovi farmaci, mirati o no, vengono inizialmente testati su malati in fase molto avanzata, dove la cellula tumorale è più aggressiva e resistente alle terapie per la progressiva perdita dei suoi sistemi di controllo fisiologici. È come cercare di riparare un’automobile dopo che si sono verificati molti malfunzionamenti e intervenendo solo sul primo guasto: praticamente impossibile. I farmaci intelligenti servono per riparare, ed è per questo che sono meno tossici, ma aggiustano un solo sistema di regolazione della cellula.
La soluzione al problema è complessa ma è possibile: trattare il tumore prima possibile, anticipando sempre più la diagnosi. E usare i farmaci intelligenti all’inizio della terapia e non alla fine, dopo cicli e cicli di radio e chemioterapia che danneggiano ulteriormente i sistemi di controllo cellulare.
La seconda chiave di volta è combinare tra loro queste nuove terapie “riparative”. La leucemia promielocitica acuta 15 anni fa era un killer infallibile e ora è curabile, con farmaci intelligenti somministrati in combinazione. Dietro c’è un intenso lavoro di ricerca che ha premesso di scoprire i principali “guasti” dei sistemi di regolazione della cellula. E poi di individuare i farmaci intelligenti capaci di ripararli. Il tumore lo sconfiggeremo sul suo stesso campo: quanto più comprendiamo la sua complessità , tanto più questa sarà  la sua debolezza.
* Director of Research, Beth Israel Deaconess Cancer, Harvard Univ.


Related Articles

Addio ai vitalizi per i condannati Compromesso sulla riabilitazione

Loading

Grasso: un segnale forte. Ap non vota, FI esce. I 5 Stelle: porcata al ribasso

Carcere, rifiutata scarcerazione a un detenuto che ha perso 20 kg in cella. Interrogazione a Cancellieri su ultime morti

Loading

morti in carcere

Due morti sospette in cella e il rifiuto di scarcerazione per un 24enne che in due anni di detenzione ha perso 20 chili. Sono questi gli argomenti al centro di un’interrogazione urgente al ministro della Giustizia annunciata oggi da Luigi Manconi, presidente della Commissione diritti umani del Senato.

Meno salute, più spese private

Loading

È una curva che va rapidamente verso il basso, quella che descrive la qualità  dell’intero Servizio sanitario nazionale negli ultimi due anni. Tagli continui e federalismo hanno reso la sanità  talmente inaccessibile e inefficiente – in particolare nel Mezzoggiorno e nelle regioni sottoposte a un “Piano di rientro” – da costringere gli italiani a mettere mano ai propri risparmi pur di riuscire a curarsi.

No comments

Write a comment
No Comments Yet! You can be first to comment this post!

Write a Comment