Alcoa chiude lo stabilimento di Portovesme
CAGLIARI – Annuncio choc di Alcoa, colosso Usa dell’alluminio. Prima di luglio sarà chiuso lo stabilimento sardo di Portovesme, nel Sulcis Iglesiente. Altre due fabbriche in Spagna – ad Aviles e La Coruà±a – subiranno il blocco temporaneo della produzione. In totale, nei tre siti, sono occupati circa 1.500 dipendenti. E un migliaio di loro, tra i 500 diretti e i quasi altrettanti dell’indotto, lavorano nell’isola. L’operazione rientra nell’ultimo piano di riassetto su scala globale. Progetto che punta a ridurre la capacità di produrre materia prima del 12% (pari a 531mila tonnellate). Dalla ristrutturazione sono toccati anche impianti in Tennessee e nel Texas. La Regione Sardegna ha già avviato contatti col governo italiano per scongiurare il provvedimento. Sindacati e lavoratori, riuniti in assemblea da ieri, annunciano battaglia.
«Vengono al pettine tutti i nodi più difficili delle tante crisi industriali aperte, ora Monti convochi urgentemente le parti»: così il segretario confederale della Cgil, Vincenzo Scudiere. Nel Sulcis Iglesiente tutte le organizzazioni dei lavoratori, le rappresentanze di fabbrica e gli operai dell’area chiedono un atto di responsabilità da parte della multinazionale, che ha la sua sede principale a Pittsburgh. La mobilitazione cresce di ora in ora. Questa mattina i sindacati parteciperanno a un incontro in Confindustria a Cagliari con l’amministratore delegato Giuseppe Toia e uno dei dirigenti internazionali del colosso Usa.
Gli stabilimenti in Sardegna e Spagna – è scritto in una nota ufficiale diffusa a Milano dall’azienda – «sono tra i siti con i più alti costi nell’ambito del sistema Alcoa». La società è il maggiore produttore mondiale di alluminio primario e semilavorato. A Portovesme, informano ancora i dirigenti italiani, «Alcoa inizierà il processo di consultazione con istituzioni e rappresentanti sindacali per chiudere permanentemente l’impianto». Il numero di posti coinvolti non sarà definito – precisa ancora la multinazionale – finché le consultazioni non saranno completate. Oltre alle chiusure e alle riduzioni, Alcoa vuole accelerare il piano per ridurre il costo delle materie impiegate nel suo business dei prodotti primari e modificherà la capacità della raffinazione globale per rispondere alla domanda interna e alle condizioni dominanti di mercato.
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