S. Vittore, “sovraffollamento disumano”. Detenuti psichiatrici, nuova emergenza

Loading

MILANO – Se la corte di Giustizia europea nell’aprile scorso non avesse bocciato l’articolo 14 della Bossi Fini, che mandava in carcere gli immigrati irregolari, a S. Vittore nel 2011 sarebbero entrati mille detenuti in più. È quanto emerge dalla relazione della direttrice dell’istituto penitenziario milanese, Gloria Manzelli, presentata questa mattina alla commissione carceri del Consiglio comunale di Milano. Oggi nella vecchia casa circondariale sono reclusi 1570 uomini e un centinaio di donne. Gli agenti sono sulla carta 990, ma ben 225 sono distaccati in altre carceri nel sud d’Italia. Due raggi sono inagibili. “C’è una condizione disumana di sovraffollamento”, afferma il direttore di S. Vittore. E la nuova emergenza è quella dei detenuti con problemi psichiatrici: ce ne sono circa 400. “Arrivano in uno stato sempre più grave -sottolinea Gloria Manzelli-. Il problema è che il carcere è diventato la soluzione di troppi problemi che fuori non trovano soluzione. Mi sento sempre meno direttore di un istituto penitenziario e sempre più factotum delle problematiche sociali”.

A S. Vittore c’è un reparto psichiatrico con 16 posti ed è sempre presente uno psichiatra. Dal 2008, però, la medicina carceraria è stata affidata alle aziende ospedaliere e da allora per la casa circondariale milanese sono cominciati i problemi. “Dopo un primo periodo di collaborazione con l’ospedale Sacco, la competenza del servizio psichiatrico nel giugno 2011 è passata al San Paolo, ma mi è stato detto che ora è del Fatebenefratelli. In realtà  ad oggi non so a chi è in carico – denuncia Gloria Manzelli -. Mi vergogno come cittadina di questa situazione”. (dp)
 

© Copyright Redattore Sociale


Related Articles

La campagna «3leggi» in parlamento

Loading

Alla fine ce l’abbiamo fatta: oggi le tre leggi su Droghe, Carcere e Diritti Umani approdano ufficialmente in Parlamento. Mentre si stanno ancora contando le firme raccolte in questi mesi di campagna, il comitato promotore ha infatti rilevato l’urgenza di entrare nel dibattito parlamentare proprio nel momento in cui sta giungendo al voto dell’aula del Senato il disegno di legge sulla tortura e quando finalmente anche la legge Bossi-Fini è messa in discussione nell’opinione pubblica e nei media.

Controlli sui redditi: un «povero» su tre dichiara il falso

Loading

Quei Quattromila Finti Poveri che non Pagano Asili e Atenei. Su circa 14.000 famiglie controllate nei primi 10 mesi di quest’anno, quasi 4.000 hanno illecitamente dichiarato di essere sotto la soglia minima fissata dalla legge, potendo così ottenere benefici, ad esempio, per i figli (dagli asili nido alle agevolazioni sulle tasse universitarie) o per i parenti anziani. È uno dei dati più eclatanti che emerge dal rapporto della Guardia di Finanza sugli sprechi della spesa pubblica.Una famiglia controllata su tre imbroglia e ottiene sconti

Expo. Così la cupola spartiva i lavori e le mazzette in un circolo culturale

Loading

Tra le centinaia di pagine dell’ordinanza compaiono le presunte manovre per decidere i vertici di Infrastrutture Lombarde e quindi poter avere voce in capitolo nell’affidamento dei lavori e degli appalti per Expo

No comments

Write a comment
No Comments Yet! You can be first to comment this post!

Write a Comment