Hollande prepara il “knock-out” in tv

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PARIGI – Chiuso in una stanza, davanti alla telecamera, Franà§ois Hollande si sta allenando per il duello tv di domani sera contro Nicolas Sarkozy, esame decisivo nel cammino verso l’Eliseo. «Sappiamo che sarà  difficile ma lui è concentrato, non teme nulla» confida Aquilino Morelle, ghostwriter del candidato socialista, tra i pochi che custodiscono i segreti delle ultime prove generali per il faccia a faccia. Una vigilia tesa. Le due squadre studiano da giorni possibili attacchi, trappole, colpi bassi. Hollande si è esercitato per ore con uno sparring partner che lo ha stuzzicato, provocato, nel tentativo di stenderlo al tappeto, proprio come nel pugilato. All’Eliseo, invece, lo sfidante ostenta sicurezza. «Non mi sono ancora preparato», glissa il presidente uscente.

«Sarkozy è sempre convinto di vincere», ironizza Morelle, seduto nella sede elettorale, avenue de Ségur. Medico e letterato, 49 anni, è un enfant prodige della politica, già  collaboratore dell’ex primo ministro Lionel Jospin.

Pacato, sorridente, incarna la “force tranquille” del candidato socialista. «Aver lavorato negli ospedali – racconta – permette di resistere allo stress e decidere rapidamente in funzione delle priorità ». Per paradosso, il fatto di essere sottovalutato dal suo avversario può essere un vantaggio per Hollande. «Inoltre, ha già  dimostrato di essere molto bravo durante i dibattiti», spiega Morelle che parla un perfetto italiano, trascorre da anni le vacanze a Montalcino. Sarkozy e Hollande sono figli della televisione. Coetanei, hanno sei mesi di differenza, conoscono le insidie del piccolo schermo. Si sono confrontati davanti alle telecamere già  tre volte.

La moviola di quegli incontri è ora allo studio dalle due squadre antagoniste. In un filmato del 1999 i due uomini si battibeccano. «Sempre gentile all’inizio, mai alla fine», dice il gollista. «Lei invece non è gentile né alla fine né all’inizio», risponde l’altro. In un altro dibattito, Hollande critica il lavoro di Sarkozy come sindaco di Neuilly, che replica: «Non le permetto di parlar male della città  dove ha fatto i suoi studi». Il socialista di origine normanna ha infatti frequentato il liceo Pasteur nella banlieue chic di Parigi. Un piccolo assaggio di quello che aspetta i francesi domani sera. «Toccheremo l’apice dello scontro politico» sostiene Morelle che negli ultimi mesi ha scritto i più importanti discorsi del candidato socialista, cesellando metafore come il «sogno francese» oppure lo slogan «Ogni nazione ha un’anima, quella della Francia è l’uguaglianza». Hollande, spiega, non ama abusare delle citazioni, ha una retorica classica «che discende da Cicerone». Le qualità  umane di fronte all’impetuoso Sarkozy? «Il suo senso dell’umorismo, il gusto della battuta fulminante e un notevole sangue freddo». Potrebbe essere uno scontro televisivo simile a quello del 2007 tra Ségolène Royal e Sarkozy, ma a parti invertite. La candidata socialista apparve allora molto veemente, troppo.

«Per essere presidente, madame, bisogna stare calmi», commentò Sarkozy. Quieteo tumulto, ironia o irruenza. Comunque vada, sarà  uno spettacolo.


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