Rapporto sui Malati di Cancro Informazioni e Rispetto del Paziente

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La fredda e burocratica notifica resiste, nonostante il disagio e l’imbarazzo di medici e malati e nonostante il ben più grave spreco di fondi passati dalla Regione Lombardia alle casse della clinica Maugeri e nelle tasche del faccendiere Daccò. 
Nel giorno in cui si presenta il Rapporto sulla condizione assistenziale dei malati oncologici in Italia il provvedimento adottato dal Pirellone appare ancor più anacronistico e inutile, per il senso di colpa che induce nei pazienti e per gli stessi medici che devono presentargli il conto. È vero che le risorse per la sanità  non sono infinite e che un atto di corretta trasparenza può dare a tutti la consapevolezza di quanto uno Stato o una Regione spendono per la nostra salute, ma è altrettanto vero che non deve essere il costo delle cure, quando servono, il focus di una corretta gestione sanitaria: lo devono essere i ricoveri inutili, le analisi superflue, gli esami ripetuti, le medicine che non servono, i comportamento fraudolenti e la degenerazione etica, più nella politica che negli ospedali. 
Prima di essere malato, di diventare un caso clinico, ognuno di noi è una persona e come tale va trattato: con rispetto e umanità . Chi lotta contro un tumore o chi è in dialisi per tre volte la settimana non lo fa per libera scelta. Per questo il rendiconto non deve essere sventolato sotto il naso dei malati in ospedale: può essere comunicato, se proprio si vuole, come in Francia, dove ogni nucleo familiare riceve un estratto delle spese sostenute per il servizio sanitario. Chissà  se la Regione Lombardia sta pensando a qualche correttivo. E se alcuni medici hanno fatto avere le loro osservazioni ai dirigenti del servizio regionale. Quel che può essere un contributo all’informazione e all’educazione, così com’è, appare offensivo per chi è in uno stato di bisogno. Un atto burocratico che lava la coscienza di chi, in Regione, parla di sacrifici necessari (ma si riferisce ad altri).


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