Fitch declassa la Grecia, giù i mercati

Loading

MILANO – Alla tragedia greca si sommano i guai delle banche spagnole, e mentre l’agenzia di rating Fitch taglia il suo giudizio sul debito di Atene, Moody’s prende di mira gli istituti iberici. Un cocktail di notizie nefaste che ha fatto scivolare le Borse europee sui nuovi minimi, facendo ballare anche i mercati obbligazionari. Lo spread fra i Bund tedeschi e Btp a dieci anni è risalito a quota 441 con un rendimento in crescita al 5,82%, mentre i titoli tedeschi scivolavano all’1,41%, il nuovo minimo dalla nascita dell’euro. 
Ma se alle obbligazioni italiane è andata male, a quelle spagnole è andata peggio: lo spread dei Bonos decennali è volato a quota 490 punti. E così ieri per collocare 2,49 miliardi di titoli, il governo di Madrid ha dovuto alzare il redimendo di quasi un punto percentuale rispetto all’ultima asta. Le tensioni sui titoli di Stato hanno innescato le vendite sui titoli bancari e sulle Borse, e così l’indice Ftse-Mib di Milano – che in buona parte è rappresentato da titoli finanziari – ha aggiornato il nuovo minimo del 2012 scivolando in calo dell’1,46% a quota 13.089,26 punti. Male anche Madrid (-1,1%) dove le azioni di Baxia (-14%) sono crollate su voci di una possibile nazionalizzazione. I guai di Atene (-3,6%) hanno fatto tremare anche Francoforte (-1,1%), Londra (-1,2%) e Parigi (-1,2%). Fitch ha tagliato il rating a lungo termine della Grecia a Ccc, perché ipotizza che il Paese possa uscire dall’euro se le elezioni del 17 giugno non porteranno a un governo capace di tenere fede agli impegni presi con la Ue e con l’Fmi. Una preoccupazione condivisa anche dal presidente Usa Barack Obama, che ieri ha ammonito i leader europei perché gestiscano la crisi di Atene. La ricetta Usa per risolvere i problemi greci è quella di invitare il Paese al rigore, ma sostenere anche la sua crescita.


Related Articles

Da Istambul la ricetta Per rilanciare i paesi in via di sviluppo

Loading

Nell’ultimo decennio si è registrata una crescita senza precedenti della produzione economica mondiale. A dispetto della crisi globale del 2008, molti paesi hanno già  iniziato a mostrare forti segnali di ripresa.

«La Bce è pronta, tocca ai governi»

Loading

Draghi: l’economia resta debole, ma per adesso niente taglio dei tassi

“Non è un paese per vecchi”, i pensionati in piazza a Roma

Loading

Almeno 100mila persone a Roma per la manifestazione nazionale contro il taglio della rivalutazione. Il segretario dello Spi Cgil Ivan Pedretti: se non avremo risposte propongo lo sciopero generale

No comments

Write a comment
No Comments Yet! You can be first to comment this post!

Write a Comment