Censis, italiani sempre più poveri

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Le difficoltà  cominciano con la mancanza di lavoro, e un aumento dei disoccupati che nell’ultimo anno è cresciuto del 34%. “Tra primo semestre 2011 e primo semestre 2012 il numero delle persone in cerca di lavoro e’ aumentato di oltre 700mila unita”’, a 2,75 milioni. ”Incremento davvero eccezionale, +34%”, rileva il Censis nel rapporto annuale. Mentre è ”anticiclica” la dinamica dell’occupazione femminile, con 110mila nuovi posti tra 2010 e 2011, +1,2%; ”Tendenze destinate a consolidarsi”, dice il Censis.

Brividi non solo di freddo, viste le temperature che stanno gelando la penisola, ma anche di timore: quello di non riuscire ad arrivare alla fine del mese. ”La paura c’è” ma gli italiani reagiscono alla crisi anche con ”difese strenue”. Per centro di ricerca in due anni 2,5 milioni di famiglie hanno venduto oro o preziosi; l’85% ha eliminato sprechi ed eccessi, il 73% va a caccia di offerte; il 62,8% ha ridotto gli spostamenti per risparmiare benzina, si vendono meno auto e c’è un boom delle biciclette: ne sono state vendute 3,5 milioni; 2,7 milioni di italiani coltivano ortaggi da consumare ogni giorno.

La strategia sembra essere questa: ”Risparmio, rinuncio, rinvio”. Così il Censis indica ”le tre ‘R’ dei consumi familiari”, alla base del crollo delle spese. ”Nel primo trimestre 2012 la flessione delle spese delle famiglie è stata del 2,8% e nel secondo trimestre vicina al 4% in termini tendenziali”. Nel 2012 i consumi reali pro-capite, pari a poco più di 15.700 euro, ”sono tornati ai livelli del 1997”. Mentre è in ”drastica riduzione” anche la propensione al risparmio, ”dal 12% del 2008 all’attuale 8%”.

Un segnale di profonda crisi arriva dal settore immobiliare che riporta indietro di 15 anni. Infatti in termini di scambi sul mercato immobiliare ”il 2012 potrebbe attestarsi su numeri persino inferiori a quelli del 1996″, avverte il rapporto annuale Censis. Negli ultimi 5 anni la caduta degli investimenti nelle costruzioni è del 25%, dato che tra 2008 e 2012 sale al 45% nel comparto residenziale. I mutui per l’acquisto di abitazioni sono diminuiti del 20% nel periodo 2008-2011 rispetto al quadriennio precedente, con ”una ulteriore contrazione del 44%” nei primi sei mesi del 2012 rispetto al primo semestre 2011. Nel 2012 sono 907 mila le famiglie intenzionate a comprare casa (erano 1,4 milioni nel 2001) ma solo il 53,5% realizza l’acquisto. A comprar casa sono soprattutto famiglie che già  posseggono immobili o che possono contare su due percettori di reddito.

Il disagio peggiora per le coppie che decidono di separarsi. Il Censis rileva che in Italia ci sono sempre più “separati in casa” per sopravvivere alla crisi: da una parte ci sono le istituzioni politiche alle prese con il rigore sui conti, dall’altra i soggetti economici e sociali, che, ”rimasti soli”, attuano ”affannose strategie di sopravvivenza”. Inosmma, è un Paese caratterizzato da una ”parallela discontinuità ” quello che emerge dal Rapporto Censis sulla situazione del Paese 2012.


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