L’inverno islamista che gela la primavera araba

Loading

I motivi sono presto detti: il Medio Oriente sta precipitando nel buio del fondamentalismo islamico, tanto che le avanguardie laiche e grandemente influenzate dai nuovi mezzi di comunicazione via web, che un ruolo così centrale hanno giocato nelle rivoluzioni in Tunisia o in piazza Tahrir al Cairo, sono vittime dei mostri che hanno contribuito a risvegliare con spirito di sacrificio.
Allam non nasconde la sua sofferta partecipazione. Qui è molto più che l’impegnato docente di Sociologia del mondo musulmano all’Università  di Trieste. Racconta la giovinezza in Algeria, dove nacque nel 1955. Ricorda le ragioni della deriva antidemocratica tra i regimi arabi sorti dalle battaglie anti-coloniali. Soprattutto traccia un interessante parallelo tra i movimenti studenteschi occidentali del 1968 e le loro pallide emulazioni nelle università  arabe di allora. Pallide perché — sottolinea — in Medio Oriente prevalsero l’autoritarismo, la repressione e la conservazione imposti dai regimi militari pseudo socialisti. «Speravamo che la questione palestinese potesse essere il nostro Vietnam. Ma non fu mai così», sottolinea.
Il pacifismo in piazza contro i bombardamenti in Vietnam mobilitò il mondo giovanile occidentale, creò utopie, voglia di rinnovamento. Invece, la sconfitta araba contro Israele nella guerra del 1967 fu il simbolo di un corale fallimento: dieci anni dopo si tradurrà  nell’ascesa politica dei Fratelli Musulmani, con il conseguente aumento della repressione, il velo per le donne, la frustrazione sessuale generalizzata. Ricorda: «Quand’ero studente, tra la fine degli anni 60 e inizio degli 80, nell’Algeria del dopo Boumédienne, noi ragazzi ballavamo al ritmo dei brani dei Rolling Stones, dei Pink Floyd… Ma quando entravamo in un cinema vedevamo un pubblico di soli uomini. La presenza femminile era estremamente rara perché mal vista dalla puritana società  araba». Rivoluzione e repressione: una costante sulla sponda meridionale del Mediterraneo. Per sottolinearlo, Allam pubblica in appendice il testo integrale della «Bozza di Costituzione dello Stato del Califfato», modello per tutti i movimenti islamici contemporanei. Se ne parla spesso: leggerla è importante.


Related Articles

Il downsizing della cittadinanza

Loading

Un volume collettivo sui nuovi rapporti di potere che cercano la loro legittimazione nella «scienza economica»

Così le nostre parole sono diventate di plastica

Loading

La mia generazione ha creduto nella buona cronaca, ma è stata sommersa dallo tsunami pubblicitario. Ogni volta che in tv si affronta un problema il risultato è una confusione di voci che si sovrappongonoUn modo di scrivere e un dizionario sempre più poveri. Da “concentrato” a “solare”, usiamo pochissimi termini,  Anticipiamo uno dei temi dell’ultimo libro di Bocca 

Quella macchina rodata della critica

Loading

Una spregiudicata e avvincente lettura di Karl Marx in un volume dei filosofi francesi Pierre Dardot e Christian Laval (Gallimard) che invita a fare i conti con il fallimento del socialismo reale e pone il problema di una rinnovata pratica dell’emancipazione. Da oggi a Londra l’annuale kermesse internazionale dedicata all’autore de «Il capitale»

No comments

Write a comment
No Comments Yet! You can be first to comment this post!

Write a Comment