Formigoni: «Escluso dal Meeting? Da Scholz giustificazioni patetiche»

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«Patetiche», sibila al telefono Formigoni. «Come potrei definire diversamente le parole di Scholz?». Il capo della Cdo aveva spiegato così la scelta di escludere il Celeste dall’elenco dei relatori. «Lui sarà comunque a Rimini. Ma negli ultimi 18 anni era intervenuto in qualità di presidente della Regione più importante del Paese. È successo semplicemente che quest’anno non è più governatore».
La replica dell’interessato è sprezzante. «Una giustificazione patetica. Si tratta forse di umorismo tedesco, che però non fa ridere nessuno». Il senatore Formigoni è un fiume in piena. «Ma le pare? Io il Meeting ho contribuito a fondarlo, a organizzarlo quella prima volta nel 1980. Ricordo i ragazzi di Rimini, ricordo Sante Bagnoli fondatore della Jaca Book, Nicola Sanese. E io sarei stato invitato negli ultimi anni in veste di presidente di Regione Lombardia. Ma andiamo, su..».
Una lite in piena regola nella famiglia allargata degli eredi di don Giussani. La tribù ciellina che si divide proprio alla vigilia dell’appuntamento da tradizione più importante: Rimini. L’uomo che è stato per 18 anni presidente «della più importante Regione d’Italia» al Meeting arriverà comunque oggi stesso, giornata inaugurale (atteso il premier Enrico Letta e un videomessaggio del capo dello Stato, Giorgio Napolitano) dell’edizione numero trentaquattro.
Formigoni incontrerà a cena gli amici di sempre, quelli di Rete Italia, il network di amministratori e di parlamentari che Formigoni mise in piedi quando era, appunto, governatore. «Ci vedremo a cena, come sempre. Discuteremo di politica, del governo Letta e del futuro del Pdl». Rete Italia, gli amici di Formigoni. «La rete delle reti», la definisce lui. C’è da preparare il ritorno di Forza Italia e i ciellini, almeno quelli di non scalfita osservanza formigoniana, vogliono continuare a contare (e a contarsi). «Il partito che nascerà sarà un partito carismatico perché avrà un leader forte e indiscusso come Silvio Berlusconi. Ma poi si dovrà organizzare, dotarsi di una struttura territoriale e sul territorio confrontarsi, discutere». L’attuale presidente della Commissione agricoltura di Palazzo Madama dice che il partito che verrà dovrà celebrare, almeno su base locale, i congressi. «Senza affezionarsi troppo a formule o a termini del passato il concetto rimane quello», dice Formigoni: «La classe dirigente di Forza Italia dovrà essere scelta così».
Andrea Senesi


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