Floris: non siamo tribune elettorali i giudici annulleranno il regolamento
ROMA – Giovanni Floris, conduttore di Ballarò, storce il naso di fronte a una nuova sospensione dei talk show in vista di una campagna elettorale. L’anno scorso lui fu sospeso insieme a Santoro (Annozero), Vespa (Porta a porta) e Paragone (L’ultima parola). Quest’anno confida nel «buon senso dei parlamentari». Ci risiamo, anche in queste elezioni amministrative sembra che l’abbonato Rai verrà privato dei talk show… «Eppure si sa che errare è umano, mentre perseverare è diabolico. In teoria bisognerebbe aggiungere che è anche inutile: dopo l’esperienza dello scorso anno, quando si arrivò alla chiusura dei talkshow, il Tar ha stabilito che i programmi di informazione non possono essere equiparati alle tribune elettorali. Se la commissione varasse un regolamento del genere bisognerebbe dare per scontato un ricorso da parte della Rai o di chiunque ne abbia il diritto, ricorso che porterebbe immediatamente all’annullamento del regolamento stesso». C’è ancora un margine per evitare la serrata degli approfondimenti tv, in un momento così delicato per il Paese? «Confido nel buon senso dei parlamentari. I programmi di cui parliamo non sono riducibili ad una carrellata di opinioni di candidati alle amministrative. Guardare all’informazione solo con gli occhiali della politica locale mentre in Nord Africa, in Medio Oriente, in Giappone succedono avvenimenti che sconvolgono le nostre vite, è davvero miope. E non permettere l’approfondimento di temi come il bilancio pubblico, dimenticare riforme importanti come il federalismo, o il nuovo fisco… Che senso avrebbe? Chi ci guadagnerebbe? La Rai perderebbe incassi, il pubblico un servizio». Pdl, Lega e Responsabili sembrano aver già deciso. Se il provvedimento passa, come vi comporterete voi giornalisti del servizio pubblico? «Suppongo che faremo di tutto per andare in onda. Mi rivolgo ai parlamentari che hanno a cuore il servizio pubblico: serve più informazione sulle amministrative? Aggiungiamo dei programmi, non togliamo quelli che ci sono. Se vi interessa Ballarò, possiamo pensare a puntate speciali in altri giorni della settimana, con ospiti a tema, nel rispetto delle regole della buona informazione e ferme restando la nostra autonomia e la nostra libertà ».
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