Arriva la stangata Agcom, bufera sul Tg1

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ROMA – È ancora polemica intorno all’invadenza di Berlusconi in tv. Questa sera l’Agcom stabilirà  se sanzionare Rai e Mediaset per i comizi a reti unificate del premier. Per violazione della par condicio, ai direttori di Tg1, Tg2, Tg4, Studio Aperto e Gr1 potrebbe essere comminata una multa salata: 250 mila euro. Ma il premier continua a fare le sue apparizioni nei tg amici. È di ieri sera l’ultima denuncia, da parte del presidente dei senatori Pd Anna Finocchiaro, per «l’ennesima intervista a Berlusconi al Tg1, che ancora una volta parla su Milano senza possibilità  di replica e, ancora una volta, con una posizione da estremista». I vertici Rai predicano il riequilibrio degli spazi nei tg del servizio pubblico in vista dei ballottaggi, ma il Tg1 anziché i candidati ospita i leader: sabato Nichi Vendola (Sel), ieri Antonio Di Pietro (Idv). Il presidente Rai Paolo Garimberti e il dg Lorenza Lei ricevono il plauso del presidente della Vigilanza Sergio Zavoli, che ritiene «incoraggianti gli autorevoli interventi subito presi dai vertici della Rai» in attesa del documento di indirizzo sul pluralismo dell’informazione. Ma dal Pd arrivano malumori sul modo di intendere il riequilibrio in par condicio. Il segretario Pierluigi Bersani ha declinato l’invito a partecipare, domani, a un Porta a porta speciale (per mercoledì Vespa aveva già  invitato Berlusconi) e David Sassoli ribadisce che ora «nei tg il riequilibrio andrebbe fatto coi candidati al ballottaggio, non con esponenti di partito». Roberto Zaccaria, coordinatore del gruppo di ascolto sul pluralismo tv avverte che al danno dei comizi di Berlusconi si aggiunge la beffa: «Il giorno dopo il videomessaggio, ad una settimana dal voto, il riequilibrio nei tg non c’è stato, anzi alcuni di questi con la scusa delle polemiche l’hanno ritrasmesso con tanto di logo in bella evidenza». Cita i casi di Studio aperto e Tg4. 

Il senatore della Vigilanza Vincenzo Vita (Pd) e il portavoce di Articolo 21 giuseppe Giulietti, partecipano oggi pomeriggio al sit-in promosso da Fnsi e Usigrai davanti la Rai. In questo clima, la Commissione servizi e prodotti Agcom esaminerà  le posizioni di Rai e Mediaset. All’Autorità  ieri è giunto un nuovo esposto, Idv, per ottenere un riequilibrio nei tg. Uno dei commissari, Antonio Martusciello (Pdl), parla di «pressioni inaccettabili esercitate sull’Agcom per sollecitare interventi in materia di par condicio», sostenendo che nei programmi di informazione Agcom dovrebbe cercare un equilibrio non «sui tempi di parola su base giornaliera, ma facendo riferimento all’intera programmazione settimanale». Il consigliere Michele Lauria (Centrosinistra) è però di diverso avviso. «Non c’è dubbio che nei tg l’equilibrio debba essere giornaliero. Per loro non vale il recupero settimanale, soprattutto in campagna elettorale», spiega Lauria, che aggiunge: «Agcom non ha subito pressioni. Mentre ci sono state delle violazioni plateali della par condicio». Infine, una precisazione di Augusto Minzolini, che ha ricronometrato la famosa intervista del Tg1 a Berlusconi. Non sarebbe durata 4 minuti e 54 secondi come riportato da Repubblica, ma « è lunga 3 minuti e 33 secondi».

 


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