La giustizia del canguro

Loading

Giovedì la signora Hillary Clinton, a Roma per fare il punto sulla crisi libica, in una intervista ha detto che Gheddafi e familiari sono bersagli legittimi dei missili umanitari (magari italiani), anche se «questo non è l’obiettivo della missione». Ieri è arrivata la notizia, pubblicata dal Wall Street Journal e non smentita dal Pentagono, che giovedì un drone americano – uno di quegli aerei bombardieri senza equipaggio che in Afghanistan e Pakistan fanno quotidiane stragi forse di militanti taleban e certo di civili intenti a celebrare nozze e banchetti – ha sparato un missile su un auto che viaggiava in una provincia dello Yemen nella speranza di beccare Anwar al Awlaki. Costui è un imam radicale yemenita, fra l’altro nato negli Usa, considerato il leader di al Qaeda nella penisola arabica e uno dei candidati a prendere il posto lasciato vacante da bin Laden. Al Awlaki non era sull’auto e il missile ha colpito e ucciso altri due, due fratelli. Ma, va bene lo stesso, per ora, perché anche loro erano probabilmente di al Qaeda. Per lui ci saranno altre occasioni, droni o squadre speciali visto che la Cia ha ricevuto l’ordine, in aprile, di prenderlo «vivo o morto».

In questi giorni si è scritto molto sulla «legittimità » di assassinare degli assassini. Durante i mandati di Bush e Cheney, il problema non si poneva. Loro rivendicavano il «diritto» naturale o acquisito dell’America di fare tutte le guerre che ritenessero necessarie, di sequestrare e torturare gente, di aprire campi di concentramento – chiamiamoli pure lager – come quello di Guantanamo. Per la guerra asimmetrica «al terrorismo» tutto andava bene, anche quella sorta di «Kangaroo Justice» che in genere viene attribuita a ben altri «stati canaglia» e barbarici satrapi, mai però al paese che conta fra i padri della patria gente come Abraham Lincoln e Thomas Jefferson.
Storicamente parlando, la Kangaroo Justice, la giustizia del canguro (citata anche in qualche sentenza della Corte suprema Usa), data agli inizi dell’800 e si riferisce alla pratica dei giudici itineranti che «saltavano» da un posto all’altro lungo «la frontiera» degli Stati uniti ed erano pagati sulla base del numero dei processi che facevano e dei condannati che impiccavano. Quindi una giustizia buona per il Far West di inizio ‘800. Ma buona anche, sembra, per il Far West globale di oggi. Per i banditi globali tipo bin Laden e Gheddafi (ma non per Assad, strano, non sarà  perché la Siria è un po’ più «strategica» della Libia?), per gli sceriffi globali tipo Bush e, peccato, anche il simpatico Obama. E’ il vecchio e sempre attuale modello biblico dell’occhio per occhio, il modello della vendetta e della rappresaglia, il modello delle esecuzioni extra-giudiziali e degli «assassinii mirati» reso popolare dagli israeliani.
Giustizia, diritti umani, diritti di cittadinanza, dittatura e democrazia sono concetti molto, molto relativi, volatili, a geometria variabile. Non solo per gli Stati uniti e quello che schematicamente si definisce l’Occidente, fari di civiltà  giuridica e politica, ma anche per organismi «umanitari» tipo Onu e Corte penale internazionale. Che, guarda caso, a parte qualche ex-jugoslavo, finora si è occupata solo di malfattori «neri» e non ha trovato nessun «bianco» meritevole di processo e condanna. La giustizia del canguro.


Related Articles

Calais, l’autostrada contro la giungla

Loading

Calais. Catena umana di camionisti, commercianti e operai sulla A16 chiede l’evacuazione immediata dei 10mila rifugiati presenti: «Danneggiano gli affari». Campagna elettorale sui profughi: il Fronte Nazionale si precipita alla protesta. Il governo organizza pullman per redistribuirli sul resto del territorio francese

Germania, il pareggio destra-sinistra

Loading

Opposizione divisa, liberali in bilico, sempre più probabile una Grande Coalizione

Viaggio lungo il confine invisibile dove comincia il sogno scozzese

Loading

Da un mare all’altro fra Union Jack e suonatori di cornamuse

No comments

Write a comment
No Comments Yet! You can be first to comment this post!

Write a Comment