Caos treni, timori per l’esodo Assalto dei pendolari a Orte

ORTE (Viterbo) — Il giorno dopo l’incendio alla stazione Tiburtina scoppia la gara dei ritardi. La stazione Termini e Orte Scalo si sono sfidate sul filo delle ore, anche più di tre. E sembra che questa situazione sia destinata a durare per settimane, con pesanti conseguenze sull’esodo estivo.
Disagi in tutta Italia con soppressioni e punte di 155 minuti di ritardo a Bologna e 133 da Milano a Napoli Centrale. Partenze (e arrivi) con «orario indefinito» nello scalo di Orte, e a Termini il giallo del Cassino-Roma slittato di 190 minuti. Trenitalia aumenterà  il numero dei convogli, ma dal 1 ° agosto. E da oggi la società  assicura che sarà  garantito il 90 per cento dei treni. Scene di caos a Orte, divenuta di fatto la succursale della Tiburtina. Centinaia di persone in attesa. E quando, alle 11, è rimbalzata la notizia dell’arrivo di un Frecciargento per Roma la gente ha invaso le rotaie tra il binario 3 e il 4. Il macchinista del treno, pare, abbia frenato con anticipo rispetto al normale punto di fermata. I passeggeri si sono accalcati per salire sull’Eurostar. Ressa e spintoni: «Aspettavo a Orte da più di un’ora — commenta Alessandro Brandi, studente lavoratore di 26 anni —. Ho captato che arrivava un Eurostar e sono saltato su» .
Le Ferrovie hanno smentito che il treno sia stato bloccato dai pendolari. Anche la polizia ferroviaria dello scalo viterbese ha ribadito che «c’è stato solo il tentativo di salire al più presto sul convoglio» . A subire pesanti disagi sono stati soprattutto i passeggeri delle linee regionali e interregionali. Cambi improvvisi di binario e stop di ore: «Devo andare a Firenze — racconta Carmela Roy Bouza, arrivata a Roma da Barcellona — ma dove siamo ora?» . Siamo a Orte, a novanta chilometri dalla Capitale: solo che il treno per Firenze delle 13.30 riporta «ritardo indefinito» . Peggio è andata a Daniele Boccioni: 4 ore per fare Orte-Termini. Vittima del caos-treni anche Knut Knudsen, norvegese trapiantato in provincia di Viterbo e ex ciclista oro olimpico nel 1972 (specialità  inseguimento individuale): «Da Fiumicino — commenta — due ore fino a Roma, poi quattro per Orte» .
 Pendolari esasperati anche alla stazione Termini. Occhi cerchiati per la sveglia all’alba, pur di salire sul primo treno utile. Assalto ai vagoni, con molte persone stipate nei corridoi: «Da Terni avevo solo due possibilità  per raggiungere Roma — racconta Massimo Magistrelli, 40 anni, ingegnere elettronico —, alle 6.09 e alle 7.31. Ho optato per la seconda e sono arrivato alle 10.51 con oltre tre ore di ritardo» . «Sosta di mezz’ora a Orte, mentre ci siamo fermati sette, otto minuti a ogni semaforo nei pressi della stazione Tiburtina» . Viaggio «al buio» : «Non ci hanno detto nulla» . Identico fatalismo per il ritorno: «Sarà  come prendere l’autobus, aspetterò il primo convoglio disponibile» .
Sara Ferracci, ventenne di Ceccano, è partita da Cassino alle 6.36: «Non potevo tardare all’esame» , dice la studentessa di filosofia. Ma il rientro non è altrettanto liscio: «Sono qui da un’ora e mezza e ancora niente» . Il treno in arrivo da Cassino, previsto per le 10.04, è un mistero. Slitta di continuo finché, alle 12.20, scompare dal tabellone.
Sul sito Viaggiatreno. it, il regionale VR7494 è segnalato con 190 minuti di ritardo: l’odissea per raggiungere Termini si conclude alle 13.14. Ma in stazione minimizzano: «Il rallentamento, con i binari sovraccarichi, è fisiologico» .

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