Cellulari troppo cari, l’Ue bacchetta l’Italia

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ROMA – In Italia, le tariffe per le chiamate dai cellulari sono troppo alte e, soprattutto, rischiano di restare care fino al 2015. Da qui all’eternità . Lo sostiene l’Unione europea che chiama in causa ora il nostro Garante per le Comunicazioni. Il Garante italiano – scrive l’Europa in una lettera di contestazione – avrebbe una leva per abbassare le tariffe, ma non la sa usare.
Questa leva sono i famosi “prezzi di terminazione”. Quando un cliente Telecom chiama un cliente Vodafone – per fare un esempio – Telecom deve un “pedaggio” a Vodafone per il fatto che la sua chiamata sia finita sulla rete Vodafone. Se il livello di questo pedaggio tra operatori resta alto, a cascata resterà  alta la tariffa che gli italiani pagano per le loro chiamate. Proprio per questo, a maggio, Altroconsumo e l’Ufficio europeo dei consumatori (Beuc) hanno scritto alla Commissione europea. Denunciavano che i prezzi di terminazione, stabiliti dal Garante italiano per il periodo 2012-2015, erano troppo cari e che questo avrebbe penalizzato il consumatore finale. E l’Europa accoglie adesso questo appello.
Nella sua lettera, la Commissione europea osserva che questi prezzi di terminazione sono «al di sopra della media europea» e, soprattutto, non trovano giustificazione nelle spese che gli operatori affrontano. Il Garante italiano è consapevole che le spese degli operatori debbano funzionare da bussola per determinare i prezzi di terminazione. Ma questo modello – ha deciso – funzionerà  solo dal 2015. Troppo tardi. L’Europa chiede che il modello sia introdotto già  entro il 2012.
La Commissione europea critica anche i vantaggi concessi ad H3g (3 Italia). Il Garante italiano permette all’operatore di incassare pedaggi più alti rispetto ai concorrenti, questo fino al 2013. La Commissione però sostiene che l’Autorità  non ha ben motivato questa sua scelta. Con le dita ancora brucianti per la bacchettata europea, il Garante italiano apre a delle correzioni. Spiega Stefano Mannoni, commissario del Garante: «Nel limite del possibile, andremo incontro alla Commissione».
In Paesi europei dove i prezzi di terminazione sono già  orientati ai costi, i benefici per i consumatori finali sono evidenti. Sono ormai comuni, ad esempio, le offerte a forfait per chiamare i cellulari dal telefono fisso. Abbassare i prezzi di terminazione è interesse anche degli operatori fissi, tanto che Fastweb, Tiscali e l’Aiip (l’Associazione dei provider italiani) hanno pure bussato alla porta di Bruxelles, a maggio. Gli operatori mobili italiani ricavano un miliardo extra ogni anno, rispetto a quanto incasserebbero se i prezzi di terminazione fossero allineati con la media europea.


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