Btp sotto pressione, la Borsa cade

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ROMA — Una giornata strana, forse più di attesa che altro, ma che ha confermato la forte diffidenza dei mercati sull’Italia e sulla sua capacità  di venir fuori con una manovra economica efficace. I rendimenti dei Btp decennali hanno fatto su e giù, e con essi, i differenziali con i Bund tedeschi di uguale durata, i titoli più affidabili. La Borsa di Milano ha archiviato un’altra chiusura in perdita, evitando in finale la debacle ma segnando il risultato peggiore tra le piazze europee che comunque non hanno brillato neanche loro. Mentre Wall Street ha subito il peso dei timori sui destini dell’Europa e dell’euro.
A guidare l’incertezza della giornata dei mercati sono state anche le aspettative per l’annuncio da parte del governo Berlusconi, di nuove più severe misure di bilancio per rimpolpare quella manovra che ha scontentato gli operatori e che ieri è arrivata in Aula. Le comunicazioni di Palazzo Chigi, che ha assicurato il voto di fiducia in Parlamento per blindare le misure, però non hanno avuto effetto. Forse il fatto che l’esecutivo ha finora variato le misure da varare, appesantendole a singhiozzo, un pezzetto per volta, non accontenta gli investitori che vedrebbero meglio un’azione decisa, severa in una volta sola. In ogni caso si vedrà  oggi che effetto faranno sui mercati i nuovi interventi su Iva e redditi più alti. Ieri l’annuncio, come si è detto, non ha provocato la schiarita sperata.
Non sul prezzo, e sul rendimento dei Btp i cui spread coi titoli tedeschi si sono all’inizio ampliati per poi flettere fino a 350 punti base e quindi risalire di nuovo su 365 punti e ancora più su fino a quota 373 per i decennali e 378 per la scadenza a due anni. In pratica sui livelli, alti, del giorno prima. Sui mercati, hanno riferito gli operatori, sono tornati gli acquisti da parte delle banche centrali, ma non con interventi straordinari. I Bonos spagnoli, sotto pressione come i titoli italiani, sono andati meglio. Tanto che il portavoce del governo José Blanco è arrivato ad accusare l’Italia di non far molto, come la Grecia, per centrare i suoi obiettivi di risanamento finendo così per alimentare «una fase di turbolenza dei mercati che danneggia anche la Spagna». Sotto pressione anche i titoli del Belgio, mentre non sono al sicuro neanche quelli francesi.
Le Borse europee hanno chiuso tutte in negativo, tranne Londra, ma Piazza Affari è scesa più delle altre dell’1,98%. Durante la giornata era arrivata a perdere fino al 3,3%, trascinata in basso dai titoli bancari che hanno terminato in deciso calo con Unicredit in perdita del 4,45% e Intesa Sanpaolo del 3,11% scendendo per la prima volta dalla sua quotazione sotto 1 euro. In flessione anche Montepaschi e Fiat. Nel resto d’Europa, Madrid, è arretrata dell’1,6%, Parigi dell’1,13% e Francoforte dell’1%. Tutte le piazze del Vecchio Continente avevano tentato un rimbalzo, sull’onda della svalutazione del Franco svizzero, ma poi avevano ceduto dopo l’apertura al ribasso di Wall Street i cui listini hanno risentito dei timori per la crisi dei debiti sovrani europei. Crisi, che, ha detto il presidente della Fed Ben Bernanke, pesa sui mercati finanziari. Negli Usa comunque la paura di una nuova recessione ha determinato il boom di acquisti dei titoli del Tesoro a 10 anni, i Treasury, il bene rifugio per eccellenza i cui rendimenti sono scesi all’1,90%. Quanto infine all’euro ha chiuso in ribasso a 1,4012 dollari.


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