Bce, l’addio a Trichet Inizia l’era Draghi

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FRANCOFORTE — Jean-Claude Trichet consegna nelle mani di Mario Draghi la campana di legno e ottone che segna l’inizio delle riunioni del Governing Council. È il gesto simbolico che segna il cambio di consegne al vertice della Bce, al termine della cerimonia di commiato del banchiere francese che lascia il posto al Governatore italiano. Ufficialmente l’insediamento di Draghi avverrà  il primo novembre ma ieri a Francoforte si è celebrata la sua investitura.
Un’investitura subito operativa, visto che il nuovo presidente Draghi ha affiancato il vecchio nel rappresentare la Bce al vertice europeo riunitosi di grande urgenza all’Alte Oper di Francoforte tra la fine della cerimonia di commiato e l’inizio del concerto di Claudio Abbado che ha dato avvio alla settimana culturale dell’Italia organizzata dalla Banca d’Italia. Ieri a Francoforte è stata dunque la giornata di Jean-Claude Trichet.
Ma è stata anche quella del Governatore di Bankitalia, che tra qualche giorno ne prenderà  il posto. Le personalità  che si sono alternate sul palco, fra le quali la stessa cancelliera tedesca Angela Merkel, per esprimere ringraziamenti e saluti al banchiere francese, hanno infatti rivolto anche il benvenuto al nuovo responsabile di Eurotower. «Sono convinto che Mario Draghi avrà  successo e manterrà  la rotta» tenuta dalla Banca centrale europea, ha detto il novantaduenne ex cancelliere tedesco Helmut Schmidt augurando a Draghi «ogni successo».
Lui, il Governatore italiano, ha lasciato la scena a Trichet che ha salutato con parole di stima ed amicizia . Come presidente della Bce, Trichet si è trovato ad affrontare «il compito e il periodo più difficile dalla sua creazione» e durante la crisi è stato «il primo, il più veloce» ad agire, ha detto. E poi ha elogiato le qualità  del capo di Eurotower — «determinazione e pragmatismo, finezza e fermezza» — che «mi hanno arricchito personalmente e hanno semplificato il lavoro in tutti questi anni in cui abbiamo collaborato». In particolare Draghi ha sottolineato la determinazione con cui Trichet ha insistito sull’esigenza del consolidamento dei bilanci oltre che sulla stabilità  dei prezzi. Indicando così anche quali saranno le sue stesse linee di azione. Ieri, ancora di più, è apparsa chiara la continuità  nella linea di azione del cambio della guardia al vertice della Bce e il nuovo presidente italiano ha auspicato per il suo «prezioso amico» un «futuro in Europa».
Con la consegna della campana del Governing Council, Draghi ha preso la scena. Ed è stato il padrone di casa nell’inaugurazione delle giornate culturali dedicate quest’anno all’Italia e organizzate dalla Banca d’Italia che si sono aperte con un concerto di Claudio Abbado. «La manifestazione dedicata quest’anno all’Italia si apre a pochi giorni dalla fine del mio mandato di Governatore della Banca d’Italia e dall’inizio del mio nuovo incarico alla guida della Bce. Sarò dunque qui a Francoforte più spesso e di questo mi rallegro», ha detto soffermandosi sull’Italia che quest’anno celebra il 150° anniversario dell’Unità . «Da noi si sono susseguite numerose iniziative volte a ripercorrere gli eventi che hanno segnato la storia della nostra nazione. La valorizzazione delle radici socio-culturali italiane è essenziale, perché un Paese che ignora il proprio passato, non può avere un futuro. Sono pienamente convinto che alla base della comune identità  europea vi debba essere innanzitutto la conoscenza della storia e delle tradizioni dei Paesi componenti l’Unione». Un richiamo all’Italia e assieme all’Europa: il passaggio tra Roma e Francoforte è avvenuto.


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