Censimento online, partenza caos boom di contatti e il sito si blocca

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ROMA – Il giorno del censimento ingolfato dall’ansia da questionario degli italiani. E da una struttura Internet messa in piedi da Telecom per l’Istat, impreparata ad accogliere la valanga di contatti di chi voleva togliersi subito il pensiero. In alcuni momenti ci sono stati 16 mila utenti connessi contemporaneamente, 500 mila in media nell’arco di un’ora. Persone che si erano attaccate al computer di prima mattina per rispondere online alla chiamata del XV censimento generale della popolazione. Per tutta la giornata di ieri, primo giorno utile per compilare le 26 domande su famiglia e alloggio più le altre individuali, la pagina del sito Istat dedicata ai questionari è stata intasata. Ancora alle 21 non si riusciva ad accedere.
«La grande affluenza di utenti – si leggeva sul comunicato piazzato sul sito dopo i primi problemi tecnici – potrebbe causare rallentamenti e difficoltà  nell’accesso. Ci scusiamo per il disagio». Ma chi ha sacrificato la domenica mattina a cliccare centinaia di volte sul link e a fissare la pagina bianca che non si caricava, non è stato tenero. In rete e sui social network sono stati lasciati centinaia di post di lamentele. «Mi sono connesso alle 9.30 – racconta un sindacalista – ho inserito username e password… sono le 16.15 e sto ancora aspettando la risposta del server». E mentre i tecnici della Telecom, richiamati in servizio di domenica, lavoravano per cercare di agevolare il traffico, i numeri verdi e le caselle di posta elettronica dell’Istat bruciavano per le proteste dei cittadini.
Una figura non proprio eccelsa per l’Istituto nazionale di statistica, che aveva puntato molto sulla novità  di questa rilevazione, sulla possibilità  cioè di poter compilare per la prima volta i questionari in rete, senza dover perder tempo a consegnarli fisicamente agli uffici postali o comunali. Un censimento che interessa 25 milioni di famiglie e costerà  590 milioni di euro. I risultati saranno pubblicati a marzo 2012. «Non ci aspettavamo questo traffico – ammette in serata Andrea Mancini, direttore censimenti dell’Istat – è evidente che c’era l’ansia di sbrigare subito la pratica. Eppure c’è tempo fino alla fine dell’anno per mandare i moduli via Internet. A spingere gli italiani a connettersi in massa ieri è stato anche il fatto che il 9 ottobre è la data di riferimento del censimento, il giorno cioè in cui viene “scattata la fotografia” dell’Italia. Le informazioni che saranno acquisite sugli italiani sono riferite a questa data».
Nonostante il gran caos telematico, in 80 mila alle 17.30 erano riusciti ad accedere e a riempire i questionari, anche solo in parte (il web offre infatti la possibilità  di compilare il modulo in più sessioni). «Nelle prossime ore – si augura Mancini – il traffico diminuirà . I tecnici Telecom sono al lavoro». Qualche avvisaglia dell’ansia da censimento si poteva forse intuire dalle centinaia di mail arrivate all’Istat nei giorni scorsi da chi era preoccupato perché non aveva ancora ricevuto a casa il questionario. Le Poste ne hanno consegnati già  18 milioni, in arrivo gli altri 7 milioni nei prossimi giorni.


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