Fincantieri, arrivano 50 milioni E oggi Napolitano

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Avendo deciso di rioccupare il cantiere dopo il nulla di fatto nell’incontro romano di due giorni fa, i lavoratori, che hanno raccolto negli ultimi mesi la solidarietà  di enti locali e cittadini genovesi, oggi metteranno a segno un’altra operazione di marketing incontrando il presidente della repubblica Giorgio Napolitano in visita nella città  della lanterna.
La giornata di ieri è stata al cardiopalma. «Il rischio – come dice il segretario provinciale Fiom, Francesco Grondona – è lanciare la macchina a cento all’ora e non avere i freni sufficienti per fermarsi». Insomma non sempre gli scioperi ad oltranza possono dare veri risultati. Ma dopo un’assemblea accesa che ha raccolto la rabbia dell’incontro infruttuoso al ministero dello sviluppo economico (chiedevano carichi di lavoro e hanno raccolto cassa integrazione), lavoratori diretti e indiretti delle ditte in appalto sono nuovamente usciti dal cantiere sestrese. Ai cancelli uno striscione: «Cancellati 200 anni di storia». Duecento perché qui a Sestri, ai cantieri Catenaccio, si facevano i velieri e poi all’Ansaldo cantieri il Rex e la Michelangelo e poi in Fincantieri le grandi nave crociera, le Costa e le Oceania (l’ultima è quella in consegna a marzo 2012).
Così tra un «Bono esubero» e grida come «lavoro, lavoro», i lavoratori hanno marciato verso il centro col sindaco Marta Vincenzi, una delegazione di lavoratori dell’Ilva (in maggioranza in cassa integrazione) e da quelli dell’Ansaldo energia che intanto avevano proclamato sciopero. Una volta occupati i binari della stazione di Principe è arrivata anche buona parte del consiglio provinciale che intanto era stato sospeso, con destra e sinistra compatta persino nell’interruzione di pubblico servizio.
L’occupazione è durata tre ore e finalmente, ormai nel pomeriggio, è uscita la notizia, dopo mesi d’attesa, che Tremonti ha firmato lo stanziamento di 50 milioni. Non sono i 70 promessi inizialmente, come sottolinea anche la deputata Pd genovese Roberta Pinotti (che corre alle primarie contro Vincenzi, Marco Doria e altri). Ma è un primo passo. Ora servono i progetti su tutta l’area perché a monte verranno fatte delle opere di urbanizzazione per far incassare agli enti locali il resto dei soldi che servono al restyling. Restyling che secondo alcuni, compreso l’ad Fincantieri Bono, costerebbe almeno 350 milioni di euro.
Passa un’oretta ed esce la seconda buona notizia: grazie anche alle mediazioni del sindaco Vincenzi e del presidente della Regione Liguria Claudio Burlando, il presidente Napolitano ha accettato di incontrare oggi la delegazione di operai. «Usciremo dal cantiere occupato e arriveremo sotto la Prefettura, ma senza corteo, perché Genova ha già  sofferto abbastanza ed è stata solidale – anticipa Bruno Manganaro della Fiom genovese – Volevamo aspettare il presidente all’aeroporto ma lui sembra abbia detto che non è dignitoso per i lavoratori. Così saremo in prefettura. Al presidente diremo semplicemente che chiediamo lavoro e che la chiusura di Sestri nega l’art. 1 della Costituzione e mette a rischio la dignità  di migliaia di persone».


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